Un poliziotto libero dal servizio ha sventato la truffa dello specchietto. L’agente ha visto due automobilisti che stavano discutendo in modo animato a Palermo in viale delle Scienze. Ha visto il passaggio di 50 euro e ha compreso che era stata compiuta la truffa. Ha segnalato quanto visto alla centrale operativa.
Gli agenti della volante hanno rintracciato il truffatore residente nel Catanese che già in passato è stato denunciato. Gli agenti del commissariato Porta Nuova grazie alla segnalazione del collega hanno bloccato la vettura, denunciato l’uomo e sequestrato l’auto.
Truffa dello specchietto a due turisti lombardi, 2 denunciati a Noto
Gli agenti del commissariato di polizia di Noto hanno denunciato due giovani, rispettivamente di 24 e di 25 anni, entrambi residenti a Noto, per il reato di tentata truffa e danneggiamento. In particolare, il 19 giugno dello scorso anno, una coppia di turisti lombardi, in vacanza nella città barocca, era a bordo di un’ auto in direzione del lido di Noto, quando è stata affiancata e superata da un’altra macchina con i due denunciati. Questi ultimi, stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine, hanno messo in scena il noto trucco dello specchietto per cercare di truffare la copia di turisti senza però riuscirci.
E’ bastata una segnalazione al centralino per fare scattare gli accertamenti: la polizia si è recata sul posto ed al termine dei controlli ha denunciato i due truffatori.
Il precedente sulla Siracusa-Catania
Un uomo, residente ad Adrano, nel Catanese, è stato denunciato dalla Polizia stradale perché accusato della cosiddetta truffa dello specchietto.
La vittima è una donna di 54 anni che, nei giorni scorsi, era a bordo della sua auto su un tratto dell’autostrada Siracusa-Catania: mentre si trovava in una galleria ha subito un sorpasso, sentendosi, contestualmente, un rumore.
Temendo un danno, la donna si è fermata in una piazzola per constatare se la sua auto fosse a posto e poco dopo nella stessa area è giunto quell’uomo che ha detto di aver subito un danno al proprio specchietto retrovisore causatogli dal contatto tra i due veicoli durante la precedente manovra di sorpasso all’interno della galleria.
Nonostante le perplessità della donna in merito ad una sua responsabilità all’accaduto, la donna intimorita probabilmente dalle pressioni psicologiche del giovane, ha accettato la richiesta di un risarcimento in denaro immediato per evitare la lungaggine del risarcimento tramite compagnie assicuratrici. Alla fine, non è riuscito nel suo intento.
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