Naturalmente, per coerenza, chi crede che la Terra sia piatta, deve muoversi di conseguenza, al netto dei rischi. Ebbene, a un uomo e una donna di mezza età, in piena emergenza coronavirus, durante il lockdown (quindi, anche negazionisti?), si sono messi in viaggio con l’obiettivo di arrivarre al Finis Terrae, ovvero il confine ultimo del Pianeta.
La coppia, però, è finita a Ustica, l’isoletta al largo della costa palermitana. La storia è stata riportata su La Stampa, e raccontata da Salvatore Zichichi, medico dell’Ufficio di sanità marittima del ministero della Salute, che ha gestito la vicenda.
Zichichi ha raccontato: «I due sono partiti dal Veneto durante il lockdown diretti a Lampedusa, violando tutte le restrizioni. A Termini Imerese, vicino a Palermo, hanno venduto la loro macchina e hanno comprato una barchetta, decisi a puntare verso l’isola».
«La cosa divertente – ha osservato Zichichi – è che si orientavano con una bussola, strumento che funziona sulla base del magnetismo terrestre, principio che loro, da terrapiattisti, dovrebbero rifiutare».
I due, però, sono approdati a Ustica, affamati e assetati e vengono posti in quarantena. La coppia, poi, ha tentato anche la fuga, provando a riprendere il mare con la loro barca ma sono stati ripresi: «Pochi giorni dopo – ha raccontato ancora Zichichi – tentano di nuovo la fuga, finiscono in casa di un mitomane che sosteneva di essere positivo al Covid e invece per fortuna non lo era». Insomma, pure recidivi!
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