Trapelano indiscrezioni sull’apertura da parte della Procura di Palermo di un nuovo fascicolo di indagini per omicidio volontario sul caso del maresciallo Antonino Lombardo. A darne notizia oggi è LiveSicilia. Da tempo la famiglia dell’ufficiale dei carabinieri di Terrasini chiedeva una riapertura delle indagini perchè non credeva alla tesi del suicidio. Lombardo fu trovato morto il 4 marzo del 1995 nella sua auto, nella caserma “Dalla Chiesa” di Palermo. Un caso che venne archiviato come un suicidio. Intanto questa mattina audizione alla commissione Antimafia dell’Ars proprio su questo spinoso caso.
Tanti pezzi del puzzle che non convincono
Secondo le indagini Antonino Lombardo si suicidò con la pistola d’ordinanza, lasciando una lettera in cui spiegava le ragioni del suo gesto. La famiglia però ha presentato un esposto nel settembre scorso. Ha contestato anzitutto la paternità di quella lettera, la cui grafia non sarebbe quella di Lombardo. Dubbi anche riguardo alla traiettoria del proiettile e sul fatto che in realtà il colpo non sarebbe stato esploso dalla pistola d’ordinanza.
La commissione antimafia
La storia del maresciallo Lombardo proprio oggi è stata al centro di un’audizione in commissione antimafia all’Ars. I figli del maresciallo, Fabio e Rosella, sono stati sentiti. Ad avere sollecitato questo incontro il vicepresidente della commissione, Ismaele La Vardera. Contenuti delle conversazioni ovviamente top secret: “Importanti gli elementi consegnati alla commissione – ha detto il parlamentare -. Non mi fermerò, questa storia grida verità e giustizia. Venga fatta quanto prima l’autopsia”.
La costituzione del pool
Nei mesi scorsi è stato creato un gruppo tecnico di lavoro intitolato al magistrato Rocco Chinnici che ha acceso i riflettori proprio su questo caso. Nel pool c’è l’avvocato Salvatore Traina, difensore della famiglia del maresciallo Antonino Lombardo che non ha mai creduto alla tesi del suicidio. A farne parte anche gli avvocati Giada Traina, Dario D’Agostino, Manuela Gargano e si avvale del contributo della penalista Rosalba Di Gregorio, storica protagonista di tante battaglie giudiziarie. Del pool “Rocco Chinnici” fanno parte anche il perito grafologico Valentina Pierro, il perito balistico Gianfranco Guccia, il giornalista Roberto Greco, il maresciallo maggiore Salvatore Cassarà e lo scrittore e regista Aldo Sarullo. Quest’ultimo fu anche testimone, nello studio tv di “Tempo Reale”, di una trasmissione in cui il Lombardo venne pesantemente attaccato.
I responsabili dell’omicidio
“Abbiamo individuato i possibili responsabili dell’omicidio. Abbiamo anche individuato il movente dell’omicidio, ben diverso da quello finora ipotizzato al fine di depistare le indagini. – ha detto Traina –. Manterremo il massimo riserbo sui risultati delle indagini e anche sulle ispezioni e sopralluoghi che si svolgeranno prossimamente. Ci auguriamo che, presto, vengano note le verità sulle stragi e gli omicidi – strettamente connessi – di quel triste periodo vissuto dall’Italia tutta e che i responsabili paghino”.
Legale e perito dei figli del maresciallo rinunciano al mandato
Alessandra Maria Delrio, legale dei figli del maresciallo Antonino Lombardo, e un consulente tecnico di parte, Katia Sartori, avevano deciso di rimettere il mandato. La notizia fu confermata tempo dopo da Delrio e Sartori, che presero le distanze dalle dichiarazioni su alcuni carabinieri e sulla Procura di Palermo, rese negli scorsi mesi dai figli di Lombardo. Dubbi e presunte responsabilità che hanno resi pubblici parlando all’Italia durante una puntata di “Non è L’Arena” di Massimo Giletti, trasmissione che aveva lanciato dubbi sugli inquirenti e sulle procure.
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