L’appoggio del sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci, al candidato primo cittadino di Palermo Roberto Lagalla innesca un enorme polverone e soprattutto fa riaffiorare gli antichi rancori interni al Partito Democratico. Il segretario cittadino del Pd terrasinese, Ciccio Perna, chiede che l’assessore Salvo Brunetti, esponente del Pd in contrapposizione alla posizione della segreteria locale, si dimetta dal suo ruolo.

Le alleanze “chiacchierate” di Lagalla

Perna parte anzitutto dalla posizione politica assunta dal primo cittadino che ieri, con una presa dichiarazione ufficiale, aveva fatto sapere di essere schierato apertamente con il candidato alla poltrona di primo cittadino della città metropolitana, Roberto Lagalla, espressione della coalizione di centrodestra. “Lagalla sta con i conservatori di Fratelli d’Italia, con la nuova Dc di Cuffaro, con Forza Italia di Marcello Dell’Utri e quel che rimane dei renziani, smentiti dal loro stesso leader – sostiene Perna -. Il sindaco di Terrasini sceglie chi sta cercando di tornare indietro piuttosto che andare avanti, evidentemente spinto dall’idea di una propria futura carriera politica, con quei volti politici lontani dalla nostra visione progressista”.

La testa dell’assessore

Poi l’affondo all’assessore Salvo Brunetti, che aveva scelto di schierarsi a Terrasini a fianco di Maniaci spaccando di fatto la base locale. Ne sono seguite aspre polemiche, con interventi persino di esponenti della segreteria regionale e provinciale che si sono battibeccati su come avrebbe dovuto schierarsi il Partito Democratico. “Il Pd a Palermo, come a Terrasini, invece sceglie e continuerà a scegliere chi si schiera per lo sviluppo, per la gente che lavora e che affronta quotidianamente i problemi della vita e non chi cerca potere, poltrone e visibilità, in un’ottica riformista e progressista – rilancia Perna -. Ottica condivisa, siamo certi, dal compagno Salvo Brunetti che di certo non potrà, come è solito fare, citare Allende e Pertini a Lagalla, Cuffaro e Dell’Utri. Attendiamo, quindi, le sue dimissioni da assessore della giunta Maniaci che, in nome dei suoi ideali, avrà sicuramente già concordato con il suo deputato di riferimento, Carmelo Miceli”.

La replica di Maniaci: “Una scelta di campo”

“Io con il professore Lagalla, a parte l’amicizia per motivi lavorativi e familiari, – replica il sindaco Giosuè Maniaci – ho una conoscenza che va oltre alla politica. In ogni caso in questi anni in cui è stato assessore regionale abbiamo avuto un interlocutore serio, affidabile, disponibile con le nostre scuole. Per me oggi che sia candidato a sindaco del centrodestra è un valore aggiunto e ho fatto la mia scelta di campo, senza polemiche, senza nessun attrito. Sono semplicemente un sindaco che si schiera perché ritengo Lagalla persona più idonea a cui la città di Palermo possa aspirare”.

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