I tir in Sicilia si fermano per protesta dal 4 all’8 agosto per la “situazione insostenibile per gli autotrasportatori siciliani che utilizzano le autostrade del mare. Sarebbero andati in fumo i fondi che erano stati stanziati nel 2022 per il Marebonus. Ecco perché Fai, federazione autotrasportatori, e Aitras, associazione italiana trasportatori, annuncia il pugno duro e il blocco dei Tir a partire dal prossimo 4 agosto.

Promesse non mantenute

“Dopo lo stanziamento dei fondi per il 2022 per il Marebonus – si legge in una nota del segretario Fai, Salvatore Bella –  abbiamo assistito alla marcia indietro del ministero dei Trasporti. Non ha provveduto ad emanare gli atti conseguenti, facendo di fatto perdere le somme. Per il 2023 avevamo solo promesse dal ministro Salvini che ad oggi non si sono concretizzate. E così gli autotrasportatori siciliani si ritrovano nuovamente a fare su e giù per lo stivale con il tutto-strada, in quanto il trasporto combinato strada-mare privo di contributo risulta essere economicamente insostenibile. Le imprese che avevano fatto importanti investimenti puntando sul trasporto combinato sono state lasciate al loro destino”.

Nessuna alternativa al tutto-strada

Gli autotrasportatori siciliani, soprattutto quelli legati alla filiera ortofrutticola, non hanno alternative al tutto-strada. Considerando che non esistono collegamenti ferroviari. Questo significa anche che si sono riversati sulle strade migliaia di tir che non hanno la possibilità di osservare le ore di riposo in aree di sosta attrezzate in quanto inesistenti. Secondo il Fai devono percorrere lunghi chilometri su strade non idonee e prive corsie di emergenza, per non parlare dell’imbuto Stretto di Messina dove gli autotrasportatori sono costretti a lunghe attese.

Il silenzio delle istituzioni

Più volte la consulta regionale per l’autotrasporto ha chiesto un incontro con il ministro Salvini senza alcun riscontro. Il problema è stato sottoposto anche al nuovo assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità Alessandro Aricò. “Ma dopo 2 mesi anche su questo fronte nessun riscontro – aggiunge Bella -. Non ci rimane pertanto che proclamare il fermo dei trasporti in tutta la regione a partire della mezzanotte del 4 agosto fino all’8 agosto”. Saranno interessati dal fermo i porti di Palermo, Catania, Messina e Termini Imerese con punti di sensibilizzazione e presidi permanenti.

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