Non c’è pace per il sistema dei trasporti su gomma in Sicilia. Ad appena qualche settimana dal ripristino dei finanziamenti necessari alla sopravvivenza del settore, torna lo spettro tagli che da anni aleggia sui bus di linea che hanno già visto riduzioni consistenti del contributo pubblico. Ancora una volta, infatti, di fronte all’ennesimo buco di bilancio da 400 milioni scoperto nei giorni scorsi la prima e più facile soluzione è ‘tagliare il trasporto pubblico locale’
“Sorprendono e preoccupano le dichiarazioni del Vice Presidente della Regione siciliana Gaetano Armao il quale annuncia, a mezzo stampa, che nel piano di contenimento della spesa per coprire l’ulteriore buco da 400 milioni di euro scoperto dalla Regione si torna a pensare al Trasporto Pubblico Locale come settore al quale sottrarre le risorse, peraltro appena ripristinate” si legge in una nota di Asstra ed Anav Sicilia le associazioni che rappresentano le imprese del Tpl.
“Sorprende soprattutto che questa idea giunga improvvisamente senza alcun confronto con le associazioni di categoria che, invece, partecipano costantemente con il dipartimento regionale trasporti al tavolo tecnico sui servizi minimi”.
“Come tante volte abbiamo spiegato in tutte le sedi istituzionali il settore vive di programmazione finanziaria e non può sopportare ulteriori tagli senza che questi si ripercuotano sulla qualità e quantità dei servizi resi ai siciliani e sui livelli occupazionali. Speriamo vivamente che si tratti di una idea embrionale gettata lì nella foga determinata dalla nuova emergenza”.
“Il confronto e la condivisione sono le uniche strade in grado di giungere a soluzioni non traumatiche per alcuno”.
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