Arriva in Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana il ‘collegato’ alla finanziaria e con esso anche il ripristino delle somme necessarie al funzionamento del Trasporto pubblico locale in Sicilia. Con la pubblicazione di oggi il settore tira un sospiro di sollievo
“Siamo riusciti in breve tempo a risolvere il problema dei tagli al settore annunciati a giugno evitando contenziosi. Inoltre è importante sottolineare che, finalmente, stiamo lavorando con l’assessorato regionale ai Trasporti alla programmazione triennale del tpl” ha detto Claudio Iozzi, presidente regionale di Asstra Sicilia, nel corso del suo intervento all’autoparco dell’Atm di Trapani dove si è tenuta l’assemblea annuale dell’associazione che riunisce le principali aziende del trasporto pubblico extraurbano e urbano dell’Isola.
“L’Asstra – ha aggiunto Iozzi – sta lavorando, in ottica di rete, a garantire sia i servizi ad alta redditività che quelli a bassa redditività. La Regione Siciliana deve intervenire sull’integrazione dei servizi minimi extraurbani e urbani nei territori particolarmente penalizzati, uno di questi attualmente è proprio la provincia di Trapani che però può contare su un trasporto pubblico urbano moderno ed efficiente”.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti anche il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida e l’amministratore unico di Atm, Massimo La Rocca, che hanno espresso il loro apprezzamento ad Asstra per avere scelto Trapani come sede dell’assemblea annuale.
Al termine della riunione è stato presentato il modello dell’autobus elettrico prodotto dall’azienda cinese leader del settore BYD. L’Atm Messina dispone da maggio di una flotta di 16 di questi mezzi. Anche grazie a questi investimenti la Sicilia, insieme a Lombardia e Piemonte, è regione capofila in Italia nel trasporto pubblico con autobus elettrici.
“Come azienda di trasporto pubblico – ha aggiunto Michele Cimino, vicepresidente di Asstra Sicilia e amministratore unico di Amat Pa – abbiamo l’obiettivo di abbattere l’inquinamento atmosferico e acustico in città. Quindi i mezzi elettrici saranno protagonisti del piano industriale che seguirà al piano di risanamento. Il traguardo finale da raggiungere è emissioni zero”.
Secondo Claudio Iozzi “la transizione verso nuove modalità di trazione a basso impatto ambientale è un percorso che deve essere necessariamente intrapreso con una programmazione graduale e ragionando insieme alla Regione sulla possibilità di accedere ai fondi Cipe per sostenere l’acquisto dei mezzi, in modo da non gravare troppo sui bilanci delle aziende e di conseguenza sul costo dei servizi”.
Commenta con Facebook