Una improvvisa forte reazione allergica al mezzo di contrasto utilizzato per effettuare la Tac. Sarebbe questa la prima ipotesi per la tragedia avvenuta alla clinica “Villa Santa Teresa” di Bagheria, nel Palermitano. Una donna di 59 anni, Adele La Malfa, è morta pochi giorni fa – ma la notizia è trapelata solo ora – dopo una Tac con mezzo di contrasto che le avrebbe causato prima un soffocamento e poi un arresto cardiaco.
Aperta un’inchiesta
Il decesso sarebbe avvenuto il 10 novembre scorso. La notizia però è stata diffusa ora dalla famiglia della defunta, che non riesce a capacitarsi sull’improvvisa scomparsa della loro congiunta, che già in passato avrebbe avuto un principio di shock a seguito di un simile esame, e vogliono vederci chiaro. Così la magistratura ha disposto l’autopsia e ha aperto un’inchiesta.
L’autopsia
L’analisi autoptica sul cadavere è stata già fatta pochi giorni fa, ma gli esiti non son ancora noti. La salma della vittima è stata poi restituita ai familiari per la celebrazione dei funerali.
Il mezzo di contrasto
La 59enne Adele La Malfa, contabile in pensione da pochi mesi, a quanto sembra, era in cura da alcuni mesi per una recidiva di un cancro al seno (avuto 15 anni prima). I medici le avevano riscontrato il ritorno di qualche cellula tumorale, così ad agosto aveva ripreso le cure.
Dopo avere prenotato la Tomografia Assiale Computerizzata si è diretta alla nota struttura sanitaria bagherese per sottoporsi all’esame, col mezzo di contrasto. Un liquido che viene adoperato dai medici per evidenziare vene, arterie, linfonodi e formazioni anomale (quali ad esempio le formazioni benigne o maligne). Il liquido contiene dello iodio che viene iniettato di solito attraverso una vena dell’arto superiore (a volte a livello della piega del gomito, altre a livello della mano).
Ma qualcosa è andato storto: la donna ha avuto un’improvviso soffocamento e poi un arresto cardiaco. Da qui l’ipotesi di allergia al liquido impiegato.
Indagati
Il personale ha cercato invano di salvare la vita alla donna. Sul posto è intervenuta la Polizia scientifica. Il magistrato di turno ha aperto un’inchiesta che coinvolgerebbe alcuni medici della struttura. Ci sarebbero già degli indagati.
La morte della donna ha gettato nel dramma l’intero nucleo familiare. La signora era sposata e mamma di due figli: un ragazzo di 30 anni e una ragazza di 27 anni, che ora vogliono verità e giustizia.
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