Tragedia del lavoro in Romania dove un operaio di Capaci è morto dopo essere caduto da una impalcatura di un cantiere edile. L’impatto col suolo è stato fatale per Giuseppe Vincenzo Giannone che si era trasferito a Bucarest dove era dipendente di una ditta edile e tra pochi mesi sarebbe andato in pensione.

Arrivati i soccorritori ma per l’uomo non c’era più nulla da fare

Sul luogo dell’incidente sono arrivati i soccorritori allertati dai colleghi ma per Giannone non c’è stato niente da fare. La caduta ha provocato ferite interne che non gli hanno lasciato scampo.

Indagini in corso

Sono state avviate, nel frattempo, le indagini per accertare la dinamica dell’incidente e tutti gli accertamenti per verificare la presenza dei dispositivi di sicurezza.

Colpita la comunità di Capaci

La tragica notizia ha profondamente colpito tutta la comunità di Capaci, dove in tantissimi conoscevano l’operaio. Giannone, infatti, non aveva mai perso i contatti con amici e conoscenti e sarà organizzato un momento di raccoglimento in suo ricordo. “Era un grande lavoratore – dicono i concittadini – e aveva fatto tanti sacrifici. In Romania aveva trovato la sua serenità, siamo molto addolorati per quello che gli è accaduto”.

A fine febbraio operaio siciliano morto in Emilia Romagna

A fine febbraio, si verificò un’altra morte bianca. Un altro incidente sul lavoro causò il decesso di un operaio siciliano in Emilia Romagna. Si chiamava Gaetano Domenico Mastroieni, di Sant’Alessio Siculo, ma residente da tempo a Forlimpopoli, è morto mentre si trovava nel piazzale dell’area logistica della società Amadori a Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo.

Aveva 65 anni. L’uomo era dipendente di una ditta esterna che trasporta materie prime e prodotti finiti tra lo stabilimento di Mosciano e la sede romagnola dell’azienda che lavora pollame. È stato investito da un camion della stessa ditta di autotrasporti, mentre stava attraversando il piazzale per raggiungere il box della pesa per ritirare i documenti.