Eliminare tutti gli ostacoli alla realizzazione delle nuove linee del sistema tram di Palermo. E’ questo l’obiettivo dell’ordinanza sindacale (numero 20 del 25 gennaio 2024) con la quale il primo cittadino Roberto Lagalla intima lo sgombero di una stazione di servizio posta in corso Tukory, ovvero in corrispondenza di quello che sarà il futuro percorso della linea C, la prima per priorità scelta dall’Amministrazione per avviare le opere.

Sessanta giorni di tempo per procedere

Rimozione che l’Amministrazione ha definito nel documento come “ormai improcrastinabile”. L’atto, richiesto dalla dirigente Patrizia Melisenda e dall’assessore Giuliano Forzinetti,  mira a “dare urgentemente corso alle operazioni finalizzate all’integrale dismissione dell’impianto di carburante…comprese le cisterne sotterranee afferenti allo stesso, nella considerazione che lo stesso interferisce con il tracciato della predisponenda linea tranviaria“. Secondo previsto dal documento, il titolare dell’attività avrà 60 giorni di tempo per dare seguito a quanto previsto dal documento, attraverso la bonifica del suolo e del sottosuolo in cui opera l’attività. Ciò con particolare riferimento all’eliminazione delle cisterne e di ogni altro impedimento alle future opere. Nel caso in cui ciò non sarà fatto, il sindaco ha dato mandato agli uffici del Servizio Edilizia Pubblica “di attivare le azioni volte alla dismissione delle strutture esistenti sul suolo e nel sottosuolo, nonchè al recupero delle somme corrispost dall’Amministrazione per lo scopo, in danno dell’occupante medesimo“.

Nuovo sistema tram, si parte con la linea C

L’ordinanza si muove quindi nella direzione di dare operatività alla prima fase delle nuove linee del tram. Il 23 giugno 2023 gli uffici comunali hanno infatti aggiudicato l’appalto per la progettazione esecutiva e i lavori delle linee C, B e A. Esattamente in quest’ordine, per cronologia di priorità data dall’Amministrazione Comunale negli scorsi mesi. L’avviso si basa su un importo complessivo da poco più di 400 milioni di euro ed è stato aggiudicato alla società italo-spagnola Contrucciones y Auxiliar de Ferr, unica a presentare un’offerta per condurre le operazioni richieste.

Nell’alveo del progetto, l’Amministrazione ha deciso di dare priorità alla linea C (proprio quella coinvolta dal sopracitato esproprio), la quale interconnetterà l’attuale linea 4 alla linea 1, chiudendo sostanzialmente l’anello che interconnette i due polmoni del sistema tram esistente (stazione Notarbartolo e stazione Centrale). Una sezione lunga circa otto chilometri che si muoverà lungo viale Regione Siciliana per raggiungere la stazione della metropolitana Palazzo Reale- Orleans, a cui seguirà un ulteriore collegamento verso piazza Giulio Cesare.

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