Ridefinite le priorità della fase due del sistema tram di Palermo. In una riunione di Giunta tenuta il 30 giugno, l’Amministrazione ha ridefinito la scaletta di progettazione e relativi lavori delle linee dalla D alla G. Precedenza alla linea E, che interconnetterà l’area dello stadio alla borgata marinara di Mondello. Ultima, in ordine cronologico, sarà la tratta che unirà la Stazione Centrale e Bonagia. Sulla linea D infatti bisognerà eseguire ulteriori approfondimenti in merito all’attraversamento del fiume Oreto. Palazzo delle Aquile conferma quindi l’investimento sulla linea ferrata nel capoluogo siciliano, dopo che il 23 giugno fu aggiudicato il bando per la progettazione esecutiva e i lavori sulle linee C, B e A.
Obiettivo: concludere il bando entro il 31 dicembre
Modifiche, quelle messe in campo dalla Giunta, necessarie agli adempimenti da eseguire alla luce delle tempistiche. Entro il 31 dicembre 2023 infatti, le procedure dovranno raggiungere la conclusione della gara di appalto. Come stabilito di concerto con il MIMS (Ministero Infrastrutture Mobilità Sostenibile), il Comune procederà ad un’attuazione per lotti. La delibera di Giunta in questione quindi permetterà agli uffici di definire la progettazione definitiva delle opere inserite nella fase due del tram, secondo le procedure d’appalto integrato e alla luce delle risorse disponibili.
Priorità ai collegamenti per Mondello
L’Amministrazione ha così deciso di dare priorità alla linea E. La tratta, suddivisa in due porzioni E1 ed E2, servirà a collegare l’area dello stadio Renzo Barbera con la borgata marinara di Mondello, attraverso un interscambio da realizzare alla stazione Francia. Connessione tramviaria ritenuta chiave per ridurre l’afflusso di mezzi sul lungomare e per potenziare la pedonalizzazione di viale Regina Elena. Una linea che si svilupperà su un tracciato di oltre 20 chilometri ma il cui futuro dipenderà anche dalla forma mentis assunta dalla linea A del tram che, almeno per il momento, dovrebbe collegare la Stazione Centrale proprio allo stadio, attraverso un discusso passaggio su via Roma e via Libertà. L’Amministrazione ha però chiarito che si sta eseguendo “un necessario approfondimento tecnico per la Tratta A, quella lungo via Libertà e via Roma, per minimizzare l’impatto sui tessuti storici e monumentali”.
A seguire Giachery e Sferracavallo
A seguire in scala di priorità c’è la linea F. Tratta che funge da naturale prolungamento e che permetterà di unire la stazione centrale alla fermata della metropolitana di Giachery. Una linea chiave quindi sul fronte dell’interscambio del trasporto pubblico. Tratta che si sviluppa su un tracciato di circa 9,3 chilometri e che interesserà principalmente il lungomare e l’area del porto di Palermo. Dopo si procederà sul fronte della linea G, anch’esso prolungamento della linea 1 lungo 5,5 chilometri, che servirà a collegare la zona di via Lanza di Scalea all’altra borgata marinara, ovvero quella di Sferracavallo.
Ultima in lista la linea per Bonagia
In fondo alla lista c’è invece la linea D. Tratta fondamentale per collegare la Stazione Centrale alla periferia, ovvero al quartiere di Bonagia. I collegamenti fra I e III Circoscrizione di certo non brillano sotto il profilo del trasporto pubblico. Ma c’è una ragione rispetto a questa scelta logicamente, rappresentata anche in sede di approvazione del piano triennale delle opere pubbliche 22-24. Ovvero che, spiega l’Amministrazione, “l’attraversamento del fiume Oreto richiederà i necessari e approfonditi studi e valutazioni ambientali da parte degli organi regionali di controllo che dilateranno i tempi della gara”. Nel bando di gara è poi ricompreso il parcheggio d’interscambio del Foro Italico, inserito nel piano triennale delle opere pubbliche 23-25, ma che richiederà lo spostamento richiesto dall’Autorità di Sistema Portuale per non pregiudicare il miglior utilizzo del parco del Foro Italico.
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