Il libro dei sogni del Comune di Palermo per il triennio 2023-25 è ora pronto. Passa in Consiglio Comunale il piano triennale delle opere pubbliche. Sala Martorana, sede pro tempore dell’assemblea cittadina, vara l’atto con diciotto voti favorevoli ed otto astenuti. Tante le assenze nella maggioranza che, per lunghi tratti della seduta, non sarebbe stata in grado da sola di mantenere il numero legale. Un programma di interventi che comprende complessivamente 678 opere per una spesa totale da 5,1 miliardi di euro. Di questi, 450 milioni di euro sono relativi all’annualità 2023, per la realizzazione di 29 opere per le quali è partita così la corsa contro il tempo. Tre mesi e mezzo per appaltare i lavori e realizzare quanto previsto all’interno del piano triennale. Entro il 31 dicembre infatti, gli uffici dovranno portare a termine tutte le procedure burocratiche previste. E non sarà certamente facile.
L’iter in Consiglio
Un’approvazione, quella del piano triennale, resa possibile dall’apporto delle opposizioni e realizzata in tempi record visto che, secondo i decreti di settore, il piano triennale va approvato entro e non oltre i tre mesi dal varo del bilancio di previsione 2023-25. Fatto che a Palermo non avveniva circa da quindici anni.
Via libera fra dissidi ed assenze
Un via libera che arriva al termine di una settimana decisamente travagliata per la maggioranza. Vita difficile per il sindaco anche perché il suo partito di riferimento, ovvero “Lavoriamo per Palermo”, è sceso a sole tre unità. Dissidi interni che si sono palesati, più o meno direttamente, anche nelle dinamiche d’aula. Il partito con più assenze nella seduta di ieri è stato Fratelli d’Italia. Ad inizio dei lavori d’aula c’era solo il presidente della II Commissione Antonio Rini. Fatto sottolineato dal consigliere comunale del Gruppo Misto Carmelo Miceli, che ha apertamente parlato di problemi nella maggioranza. Ad unirsi all’ex sindaco di Ventimiglia di Sicilia sono state poi la vicecapogruppo Germana Canzoneri e l’esponente meloniana Tiziana D’Alessandro. Assenti invece il capogruppo Giuseppe Milazzo, l’assessore regionale Francesco Scarpinato e la consigliera comunale Teresa Leto.
E’ proprio il presidente della II Commissione Consiliare Antonio Rini a commentare il voto di Sala Martorana sul piano triennale. “Si respira aria di normalità al Comune. Infatti, dopo il bilancio di previsione, anche il Piano viene approvato entro i termini previsti dalla norma. La II Commissione – prosegue – ha svolto uno straordinario lavoro di sinergia, approfondimento e proposizione, senza distinzione di fazione, nell’interesse collettivo. Per questa ragione ringraziamo gli assessori che, con i loro uffici, hanno fatto raggiungere un risultato fondamentale per Palermo e per i palermitani”.
Il soccorso dell’opposizione
Durante il pomeriggio, più volte è stato determinante l’apporto delle opposizioni al fine di mantenere il numero legale e potere così continuare i lavori. Celerità imposta da alcuni lavori inseriti nell’alveo delle opere da mandare a gara attraverso un emendamento e riguardanti la realizzazione di tre palestre scolastiche (Saladino, Collodi e Di Vittorio) finanziate attraverso i fondi del PNRR. Ed è proprio il piano nazionale di ripresa e resilienza ad aver imposto tempi stretti. Più precisamente, gli uffici avrebbero dovuto completare tutto il percorso necessario entro e non oltre il 15 settembre. Elemento reso di fatto impossibile dalle tempistiche con cui lo stesso piano triennale è arrivato in aula.
Orlando: “In aula maggioranza di persone di buona volontà”
Fatto su cui le opposizioni hanno manifestato tutto il loro dissenso, pur non mettendo mai in campo barricate od ostacolando i lavori d’aula. Atteggiamento stimato dall’assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Orlando. “Si è delineata una maggioranza di persone di buona volontà, indipendentemente dallo schieramento che li ha portati in questo Consiglio Comunale e che hanno a cuore l’interesse della città – ha sottolineato l’esponente di Giunta -. Aver approvato il piano triennale i primi di settembre, con 50 opere per investimenti da 450 milioni di euro con tre mesi davanti per mandare ad appalto. Un grande ringraziamento alla macchina ammnistrativa che opera in condizioni emergenziali”.
Il ringraziamento alle minoranze e la polemica finale
Ma l’ex presidente del Consiglio Comunale si spinge oltre e fà i complimenti alle opposizioni, non senza lesinare alcune critiche velati a qualche collega di coalizione. “Si denota che c’è una parte di minoranza che ha a cuore l’interesse della città – ha dichiarato in Consiglio -, che non è rancorosa rispetto ai risultati elettorali. Che vuole lavorare per dare servizi ed opportunità. C’è un clima molto positivo. Veniamo da piani che appaltavano 5-6 opere. Lo scorso anno, in pochi giorni, ne abbiamo appaltate 19. Grazie soprattutto a chi questo sforzo lo ha fatto senza chiedere nulla in cambio e forse avrebbe potuto permettersi di stare dietro la porta. Alcuni lo hanno fatto, altri no“, ha chiosato Totò Orlando in aula.
Tram: presente la linea A
Così come previsto nel precedente piano triennale, l’Amministrazione Comunale ha deciso di mantenere il pacchetto completo del secondo stralcio del sistema tram. Opera che comprende al suo interno le future linee A, B e C e che prevede una previsione di 49,5 milioni di euro per il 2023 e di 103,9 milioni nel 2024. Annualità, quest’ultima, nella quale sono previsti inoltre 20 milioni di euro di investimenti per interventi su pavimentazioni, sistemazioni stradali e rampe del futuro svincolo Basile. Nel 2025 invece è compresa una previsione di spesa da 20 milioni di euro per le opere di rigenerazione urbana, di finitura e di arredo. A colpire chiaramente è la presenza all’interno del progetto della linea A, ovvero la tratta che dovrebbe passare da via Roma e, soprattutto, da via Libertà. Questione molto contesa negli ultimi anni e sulla quale l’Amministrazione aveva proposto spiragli di modifica, anche sostanziali, del progetto, con la sostituzione di parte della linea ferrata con l’utilizzo di bus ecologici.
Al di là dei propositi però, la linea A è ancora lì, in attesa che venga presa una decisione definitiva, compatibile con il progetto iniziale e con la necessità di garantire i flussi previsti al Governo nazionale. Con riguardo al pacchetto tram inoltre, si registra la presenza della prima tranche di parcheggi d’interscambio. Ciò nonostante il fatto che il bando per assegnare i lavori è andato a vuoto. All’interno del piano triennale 23-25 infatti, sono previsti gli investimenti per i seguenti parcheggi d’interscambio: Don Bosco (35,4 milioni di euro), Francia (48,1 milioni di euro), De Gasperi (55,3 milioni di euro), Boiardo (26,5 milioni di euro), Libertà (49,6 milioni di euro), Ungheria (26,6 milioni di euro), Giulio Cesare (10,7 milioni di euro)
La manutenzione stradale
Altro elemento chiave riguarda il piano per la manutenzione stradale. All’interno dell’annualità 2023 è previsto infatti l’accordo quadro per gli otto lotti funzionali del servizio, uno per Circoscrizione. Procedura amministrativa che è nelle mani dell’Urega e per la quale si attende la relativa copertura finanziaria, per un totale complessivo da 46,3 milioni di euro. Intanto però, oltre all’affidamento del servizio di pronto intervento stradale ai privati, l’Amministrazione ha previsto una serie di interventi tampone. Fra questi, la previsione dei lavori di manutenzione sull’asse di via Libertà (932.000 euro) e sull’asse di collegamento fra porto ed autostrada (da via Francesco Crispi allo svincolo di via Belgio – 1,7 milioni di euro).
All’interno dell’annualità 2023, si colloca inoltre il primo stralcio di interventi per la manutenzione del ponte Oreto. Opera per la quale è previsto, all’interno del documento, un investimento iniziale da 2,4 milioni di euro. Sempre sul fronte dei lavori di messa in sicurezza, c’è anche la risoluzione dell’ostruzione del canale Papireto all’altezza di via Matteo Bonello. Scavi per i quali è previsto un esborso da circa 500.000 euro, finanziato con fondi regionali.
Ambiente e Riqualificazione costiera
Sul fronte ambientale, si segnalano gli interventi per il nuovo impianto di trattamento, stoccaggio e recupero dei rifiuti ingombranti all’interno della discarica di Bellolampo. Progetto che rientra nel più generale quadro di potenziamento dell’impianto e che vanta una previsione di spesa da 8,2 milioni di euro. Opere importanti previste anche per la Costa Sud. Da un lato, c’è l’inserimento del progetto di riqualificazione eco-compatibile del lungomare della Bandita (13,2 milioni di euro), oltre che gli investimenti per ripristinare il relativo porticciolo (15 miioni di euro). Sempre in tema Costa Sud, si registra inoltre la presenza della messa in sicurezza permanente e del ripristino ambientale dell’ex discarica di Acqua dei Corsari (11,5 milioni di euro). Progetti ai quali si associano investimenti sul fronte dell’emergenza cimiteriale, con la previsione del nuovo campo d’inumazione nella sezione 473 del cimitero dei Rotoli, per un investimento complessivo da 350.000 euro. All’interno del piano triennale 23-25, si registrano inoltre investimenti su aree storiche e culturali. Fra questi, il restauro dei padiglioni 1 e 2 dei Cantieri Culturali della Zisa (3,6 milioni di euro), nonchè il recupero di Baglio Mercadante, una delle poche opere ad avere conclusa la progettazione esecutiva (10,3 milioni di euro)
Gli impianti sportivi
Sempre nell’annualità 2023, è previsto il I stralcio di interventi sulla piscina comunale scoperta, per un valore di 1,6 milioni di euro. Lavori che prevederanno il ripristino della tribuna e dei servizi annessi. Elenco in cui compare anche il recupero e l’adeguamento del Palazzetto dello Sport di viale dell’Olimpo, con un costo di 8 milioni di euro. Interventi ai quali si associano anche la riqualificazione della Cittadella dello Sport (4,7 milioni di euro) e del centro polivalente di largo Gibilmanna, per una cifra vicina ai 350.000 euro a cui si aggiungeranno i fondi regionali previsti nell’ultima manovra.
L’edilizia pubblica
Una lista di opere a cui si aggiunge l’accordo quadro per interventi di manutenzione di immobili comunali del centro storico non sottoposti a vincolo (1,5 milioni di euro); la realizzazione di opere di Edilizia Pubblica allo Sperone, con riguardo all’area di via De Felice (8,3 milioni di euro); l’accordo quadro per i lavori di manutenzione e di pronto intervento e per i servizi annessi, negli immobili di competenza del Comune di Palermo. Lotto 5 – Immobili di Edilizia Residenziale Pubblica – 2° Contratto Attuativo (999.000 euro) e 3° contratto attuativo (2 milioni di euro).
Opere incompiute
Elenco di opere a cui si aggiungono quelle rimaste incompiute negli ultimi anni. Fra queste, il raddoppio del ponte Corleone (17 milioni di euro); l’intervento di edilizia pubblica per un nuovo plesso in via Tiro a Segno (5,3 milioni); i lavori per la realizzazione delle fognature di Via Due Vanelle (a monte del Canale Boccadifalco) e di Via Palmerino (a monte della Circonvallazione) realizzazione della fognatura dinamica comunale a sistema misto nella Via Due Vanelle e nella Via Palmerino (3,6 milioni); e, infine, i lavori per il prolungamento della via di penetrazione della Zona Industriale di Brancaccio e raccordo con la circonvallazione esterna – progetto stralcio di completamento (7 milioni).
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