Superati gli ultimi ostacoli burocratici che impedivano l’avvio dei lavori nell’area di via Matteo Bonello, nel quartiere Papireto di Palermo. A dichiararlo è il consigliere comunale di Forza Italia Ottavio Zacco. L’esponente azzurro ha annuciato l’istituzione di un capitolo di spesa da 500.000 euro dedicato agli interventi da eseguire in prima Circoscrizione. Un cantiere che ha provocato la chiusura al traffico di un’area nevralgica per la mobilità della zona e che va avanti addirittura dall’11 dicembre 2021, ovvero da quasi sedici mesi. Problemi nuovamente documentati dalla nostra redazione proprio in questi giorni, quando le immagini rappresentavano un quadro d’incuria evidente all’interno e nelle recinzioni dell’area di cantiere.

Zacco: “Superati ostacoli, a breve avvio dei lavori”

Progressi burocratici che, spiega l’esponente di Forza Italia, serviranno “alla realizzazione dell’opera di rifunzionalizzazione delle condotte del canale Papireto e il ripristino del manto stradale“. Un tesoretto da 500.000 euro messo a disposizione dal Governo regionale e che l’Autorità di Bacino si sta occupando di trasferire al Comune.  Dopodiche potranno iniziare i lavori. Opere per le quali, auspica Ottavio Zacco, “la struttura commissiarale potrà effettuare il sopralluogo e successivamente avviare in tempi celeri l’avvio dell’opera, al fine di risolvere definitivamente il problema dell’esondazione del canale e consentire al più presto il ripristino della viabilità che a causa del perdurare della chiusura del tratto interessato dal collasso del manto stradale, oltre a congestionare il traffico nelle arterie laterali ha causato ingenti cali di fatturato alle numerose attività commerciali presenti nell’area, creando di fatto una recessione commerciale”.

Lo stato del cantiere del Papireto

Interventi più che mai necessari, anche alla luce dello stato in cui vive il cantiere di via Matteo Bonello. L’area dovrebbe essere chiusa al traffico. Invece, la stessa risulta accessibile a causa di alcuni “buchi” nella rete di protezione. Barriere sistemate in maniera un po’ artigianale negli scorsi mesi, con alcuni legni a puntellare le transenne, ma che si sono probabilmente divelte a causa del vento. Spiragli che lasciano la porta aperta ad ingressi di pedoni, ma anche di cittadini in moto e bici. Qualcuno ha perfino attrezzato l’uscita in direzione Cattedrale con delle pedane di fortuna per non affondare i piedi nel fango.

Un’area che, inoltre, è afflitta da una condizione di incuria evidente, con terra all’interno della strada (frutto degli scavi degli scorsi mesi) e un marciapiede non manutenuto da tempo immemore. A preoccupare maggiormente però è la profonda fossa presente da mesi in via Matteo Bonello a causa di un crollo della sede stradale. Un foro magno molto profondo e la cui rete di delimitamento si è divelta, lasciando il buco esposto. Una situazione decisamente pericolosa e che andrebbe messa in sicurezza al più presto.

Sedici mesi di chiusura in via Matteo Bonello

Una chiusura che va avanti da sedici mesi. Era l’11 dicembre 2021 infatti quando l’arteria di collegamento fra la Cattedrale e il Tribunale di Palermo ha chiuso i battenti a causa degli ingenti danni causati dal maltempo, con allagamenti che hanno colpito tutta l’area circostante. Da allora, è passato più di un anno e, nonostante alcuni interventi di messa in sicurezza, la strada rimane intransitabile, in attesa di ulteriori lavori.

Stop al transito che è rimasto in vigore in attesa di interventi più organici, dopo l’esecuzione delle opere per l’installazione di un bypass per drenare le acque del torrente Papireto. Serviranno però ulteriori lavori, già finanziati da uno stanziamento da 500.000 euro garantito dalla Regione Siciliana nel mese di settembre. Soldi chiesti dal Comune di Palermo a causa dei ben noti problemi finanziari delle casse di Palazzo delle Aquile. Dopo mesi di stasi, l’iter burocratico ha avuto un aggiornamento nel mese di dicembre. Ciò in seguito alla stipula della convenzione fra il Comune e il commissario regionale contro il dissesto idrogeologico. Da allora però non si è mossa foglia, con buona pace dei residenti e dei commercianti del Mercato delle Pulci.

 

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