Palermo

Trapani e il ‘sistema Morace’ fanno tremare la politica, oggi il giorno degli interrogatori

E’ il giorno degli interrogatori di garanzia per gli indagati principali dell’operazione Mare Monstrum. Il primo ad essere sentito dagli inquirenti sarà Ettore Morace, l’armatore dell’ex Ustica Lines da cui è nata la Liberty Lines monopolista dei collegamenti con le isole minori della Sicilia.

Al centro dell’inchiesta che fa tremare la politica da Trapani a Palermo a Roma e che ha coinvolto, fra gli altri, il Presidente della Regione e il sottosegretario ai Trasporti, Crocetta e Vicari, quest’ultima unica dimessasi, Moraceè forse l’unico depsoitario della verit su queste vicende, l’unico che può dire come stanno davvero le cose.

Sarebbe stato lui il ‘grande corruttore’ colui che avrebbe acquistato i favori della politica con regali natalizi come due rolex, con assunzionie come tanto altro. Lui, armatore noto e la cui azienda è da anni ormai un colosso, sarebbe vicinissimo a Girolamo Fazio, l’ex sindaco di Trapani, attualmente deputato regionale e candidato a tornare a fare il sindaco che si trova ai domiciliari sempre in questa inchiesta.

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Morace avrebbe ottenuto tra l’altro, utlizzando il vecchio sistema delle stime gonfiate, fondi regionali che non gli spettavano e uno sconto sull’Iva, grazie a un emendamento alla Legge di Stabilità, che gli avrebbe fatto risparmiare un milione e mezzo. Emendamento, però, approvatod all’intero Parlamento e che ha introdotto un nuovo sistema di calcolo dell’Iva che non riguarda solo Morace ma l’intero sistema dei trasporti marittimi.

Intanto la giunta per le autorizzazioni a procedere dovrà decidere se concedere alla Procura di Palermo di utilizzare le intercettazioni fra Morace e il Sottosegretario Simona Vicari. L’indagine riguardava Morace ed era lui quello intercettato ma ci sono conversarioni con il Sottosegretarioc he, dopo essersi dimessa, chiede adesso alla giunta delle autorizzazioni di dire sì all’uso di quelle intercettazioni.

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Infine prosegue la campagna elettorale a Trapani nonostante l’arresto di Fazio che era stato precedetu da un provvedimento di obbligo didimora nei confronti dell‘altro contendente per la poltrona di sindaco, Antonio D’Alì, anche lui intenzionato a proseguie nella corsa

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