Nel 2018 la Sicilia ha registrato un calo della donazioni d’organo rispetto al 2017. Lo dice il centro regionale per i trapianti di organi e tessuti (Crt) Sicilia. L’analisi dei dati evidenzia che l’attività di accertamento delle morti encefaliche è ridotta del 10 per cento circa rispetto a quella del 2017, mentre la riduzione dei donatori è pari al 40 per cento, e le opposizioni hanno raggiunto il 50 per cento.

“I dati dell’anno 2018 sono certamente sconfortanti – dice Bruna Piazza, coordinatore del CRT Sicilia – nonostante l’organizzazione della rete trapiantologica siciliana sia sovrapponibile a quella degli anni precedenti, mantenendo le eccellenti professionalità della rete, e la costante collaborazione con Assessorato e le aziende. È stato un anno di difficoltà organizzative e logistiche. Un elemento saliente è la disomogeneità di distribuzione delle attività registrate nelle varie aziende, infatti, alcune hanno mantenuto gli standard degli anni precedenti, mentre altre no”.

Dall’analisi dei dati disaggregati per azienda emerge che alcune hanno mantenuto gli standard dell’anno precedente, mentre altre hanno subito un forte declino, dice il Crt. La drastica riduzione dei donatori d’organo ha determinato la riduzione del 35 per cento circa del numero di trapianti effettuati. Infatti del 221 trapianti eseguiti dai centri siciliani 97 sono stati effettuati grazie a organi provenienti da altre regioni, 28 da donatore vivente, e 96 da donatori deceduti in Sicilia.

Per quanto riguarda i tessuti, sono state prelevate 108 cornee, numero che non consente di garantire il fabbisogno della Sicilia. Il numero dei trapianti non ha comunque subito flessioni negative per via dell’acquisto delle cornee presso la Banca degli occhi di Mestre o altre Banche nazionali, e, infatti, nel 2018 sono stati eseguiti 117 trapianti di tessuto corneale. In controtendenza i dati del Registro di midollo che nel 2018 ha visto un aumento significativo dei donatori con 1035 nuovi iscritti.

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