Un gruppo di genitori determinati ed ‘agguerriti’ che vogliono il meglio per i loro ragazzi e soprattutto che gli venga garantito il diritto allo studio in scuole sicure.

La piccola odissea delle 17 classi della Scuola Media Borgese di Palermo sembra essere giunta a conclusione.

Grazie all’impegno dei genitori, dei rappresentanti di istituto e dei dirigenti della scuola, gli alunni potranno essere accolti nei locali dell’Istituto Salvemini, in via dell’Olimpo.

Armati di secchielli, pennelli, scope e rastrelli, genitori, alunni, docenti e dirigenti scolastici, hanno ripulito e ripristinato alcune aule del complesso di via dell’Olimpo, che ospiterà i piccoli ‘profughi’ della Borgese.

La storia del plesso Cerere, ubicato sotto Monte Pellegrino e frequentato da alcuni alunni della Borgese, è cambiata a maggio dell’anno scorso.

Alla vigilia della fine dell’anno scolastico, la Protezione civile comunale aveva inserito in categoria R4 l’area su cui insiste la scuola per rischio caduta massi.

Un cartello di metallo, posto all’ingresso del complesso ,indicava anche i potenziali rischi per la perdita di vite umane e danni gravi alle strutture.

Una situazione insostenibile, aggravata anche dal fatto che l’edificio, di proprietà dei padri Vocazionisti, era stato restituito ai legittimi proprietari, per una procedura di sfratto.

Adesso arriva la soluzione per gli alunni che potranno studiare al Salvemini, dove però molte classi sono da ridipingere a causa delle pareti imbrattate da scritte. Impegnati nei lavori di tinteggiatura anche i genitori dei ragazzi.

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