Tremano i Navigator italiani dopo che è stato dato il benservito ai colleghi Valdostani che hanno visto non prorogato il proprio contratto da Anpal Servizi Spa in ragione del completamento delle assunzioni regionali previste dal Piano di Potenziamento dei Centri per l’Impiego. Una vera e propria doccia fredda per la comunità professionale dei Navigator.

Una doccia fredda

“La doccia fredda – spiega l’Associazione Nazionale Navigator – è stata anche conseguenza della diversa formulazione della clausola contrattuale inserita nella proroga rispetto all’articolo 40-bis contenuto nella legge n. 233/2021. L’articolo, infatti, prevedeva una breve proroga di 4 mesi, la clausola contrattuale specifica invece che la stessa sarà di massimo 4 mesi, e in ogni caso sino al completamento delle procedure selettive e di assunzione del personale regionale”. Una clausola che ha trovato immediata esecuzione in Valle d’Aosta.

Tremano tutti i Navigator

Ora però tremano tutti i Navigator che per oltre due anni hanno dato assistenza agli operatori dei CPI, ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza e alle imprese. “Scoprire il proprio destino con una mail a due giorni dalla scadenza dei propri contratti, senza dare nemmeno la possibilità alle sigle sindacali di poter contestare tale clausola, è semplicemente una pratica vergognosa e inaccettabile”, dice l’associazione.

A rischio la stabilizzazione

Ora sono in serio rischio le prospettive di stabilizzazione per queste figure professionali. L’Associazione chiede al Ministro di dire quale futuro ha pensato per questa categoria considerato che è stato anche detto che la loro esperienza da Navigator sarebbe terminata, ma che le professionalità non sarebbero state disperse. Ciò che A.N.NA. chiede al Ministro, è un incontro, auspicando che tale richiesta non cada nuovamente nel vuoto, e lo informa di voler discutere il caso dei Navigator in qualsiasi sede nazionale, europea e internazionale che possa rendere loro quella “giustizia, restituendo quella dignità sociale, come cittadini, e professionale, come lavoratori, che da oltre due anni viene oltraggiata senza difesa alcuna da parte del datore di lavoro come neppure delle istituzioni che pure servono e assistono con rigore”.