Si apre uno spiraglio concreto per i 28 ex dipendenti della Tech Servizi S.r.l. di Siracusa. 28 lavoratori, prevalentemente monrealesi, che avevano prestato servizio per circa dieci mesi presso la TECH, aggiudicatrice del servizio di gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per il comune di Monreale, in seguito al fallimento dell’Alto Belice Ambiente SPA.

Il 18/11/2015 il servizio era stato aggiudicato alla società bagherese Eco Gestioni S.r.l. che aveva proceduto solamente all’assunzione del personale ex dipendente dell’ABA PA2 operante sul territorio monrealese, 51 unità in tutto, ottemperando così alla clausola sociale inserita nel bando per l’appalto del servizio. Non aveva provveduto ad assorbire i 28 lavoratori ex TECH, che avevano invece sostenuto, tramite l’avv. Francesco Saladino, di avere maturato il diritto, in base all’art. 6 del CCNL FISE, di essere assorbiti nelle società che di volta in volta si sarebbero aggiudicate la gestione dello stesso servizio.

Già a settembre 2016 il giudice del lavoro, la dott.ssa Paola Marino, aveva accolto il loro ricorso, dichiarando il loro diritto ad essere assunti dalla Ecogestioni S.r.l., senza periodo di prova, con decorrenza dal 16/12/2015, con contratto di lavoro a tempo indeterminato per le mansioni già svolte alle dipendenze della TECH SERVIZI S.r.l., in seguito al cambio di appalto.

La Ecogestioni era stata anche condannata, oltre alla loro assunzione con questa decorrenza, al pagamento, a titolo risarcitorio, delle retribuzioni dovute dal 16/12/2015 fino alla data di conclusione del rapporto in caso di subentro di nuova società.
I legali della Ecogestioni, Giuseppe Bondì e Tommaso Sciortino, nel novembre 2016 avevano presentato ricorso in appello contro la sentenza, ma i giudici hanno nuovamente dato loro torto.

La Corte di Appello di Palermo, Presidente il Dott. Gianfranco Pignataro, con sentenza pubblicata il 30 luglio 2018, ha infatti respinto la richiesta, confermando la necessaria applicazione dell’art. 6 del CCNL FISE, e quindi il diritto dei lavoratori di essere assorbiti nelle società che di volta in volta si sarebbero aggiudicate la gestione dello stesso servizio. Per questo ha anche condannato la Ecogestioni a pagare le retribuzioni dovute dal 16/12/2015 al 16 agosto 2016, quando il servizio era poi passato ad altra società.

“La sentenza emessa il presso il Tribunale del lavoro di Palermo dà ragione alle richieste che in questi anni gli operai avevano in varie sedi rappresentato” spiega l’avvocato Francesco Saladino.

Adesso per i 28 lavoratori si apre una seria possibilità di assunzione presso le ditte che si aggiudicano l’appalto del servizio comunale. Al momento aggiudicataria è la Mirto di San Cipirello. “Abbiamo già presentato azione legale nei confronti della Mirto, affinché proceda all’assunzione dei lavoratori in ottemperanza alla sentenza”, spiega il legale.
Il ricorso verrà discusso in autunno.