Al pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo soltanto per casi gravi. E’ quanto evidenzia il tribunale per i diritti del malato che prende posizione riguardo ai disservizi legati in questi giorni al nosocomio che sarebbero stati dovuti a degli errori di valutazione, e non solo, con l’arrivo di utenza che in realtà non avrebbe avuto bisogno dell’ospedalizzazione.
Accessi non filtrati dal medico curante
“I disservizi in questi giorni registrati al pronto soccorso dell’ospedale Civico – affermano Cristina Marrone e Vincenzo Scuderi del Tribunale per i diritti del malato – sono dovuti all’errato utilizzo dell’area di emergenza da parte dei pazienti. Purtroppo sono stati registrati un numero sempre maggiore di accessi non filtrati dal medico curante, soprattutto nei giorni successivi ai lunghi ponti festivi. Un utilizzo a volte opportunistico, che finisce inevitabilmente per allungare i tempi di attesa rischiando di pregiudicare la dovuta assistenza a chi ne avesse davvero bisogno. Il pronto soccorso non deve essere utilizzato alla stessa stregua di un ufficio pubblico, né il luogo dove tentare di risolvere problemi affrontabili altrove, ma un servizio pubblico essenziale per tutti i cittadini che ne potrebbero avere bisogno in qualsiasi momento della propria vita”.
Incontro con i vertici del pronto soccorso
Marrone e Scuderi hanno incontrato il primario del pronto soccorso Massimo Geraci con cui hanno avuto un confronto rispetto a quanto accaduto. “Il direttore del dipartimento di emergenza e del pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, Geraci, ha posto l’attenzione – aggiungono i responsabili del tribunale del malato dell’ospedale Civico – sul dovere civico di usare appropriatamente i servizi di pronto soccorso che devono essere dedicati essenzialmente alla gestione delle emergenze e delle urgenze. Ai fini della massima collaborazione col personale sanitario, nel rispetto dei ruoli e ancora, per una più efficace disponibilità professionale, occorre che l’utente, soggetto di diritto dei servizi sanitari, comprenda la necessità di rispettare alcune norme comportamentali”.
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