I sindacati degli edili lanciano un ultimatum al Comune. La trattativa sulla riorganizzazione del Coime, coordinamento interventi manutenzione edile di Palermo, va avanti da mesi, tra proteste e richieste dei lavoratori non accolte.

Fillea, Filca e Feneal Palermo chiedono quindi al Comune di concludere in tempi rapidi la trattativa  a partire dal riconoscimento degli adeguamenti contrattuali ai 980 lavoratori.

“C’è una vertenza aperta da quasi un anno, che ancora non si riesce a concludere – dicono i segretari di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Francesco Piastra, Antonino Cirivello e Ignazio Baudo – Dopo tanti incontri, sull’aspetto degli aumenti retributivi continua a registrarsi il dissenso del Comune, nonostante la sentenza della Corte Costituzionale, che ha ritenuto illegittimo il blocco dei contratti pubblici e di quelli dei lavoratori che dipendono dalle amministrazioni pubbliche. Avevamo raggiunto un assenso con i tecnici del Comune su adeguamento buoni pasti, indennità di reperibilità, riconoscimento di mansioni superiori e abbonamento Amat per i dipendenti. Almeno su questi quattro punti, che riguardano la contrattazione aziendale, chiediamo che rapidamente si vada alla conclusione all’accordo”.

Se in tempi rapidi non ci sarà una risposta, le organizzazioni sindacali saranno costrette a intraprendere iniziative di lotta perché la trattativa va avanti da troppo tempo. Chiediamo di siglare l’accordo almeno sui punti sui quali abbiamo raggiunto l’intesa, fermo restando che sugli adeguamenti contrattuali il sindacato proseguirà la vertenza sul piano legale” ribadiscono i sindacati.

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