Ultimo giorno utile per la trattazione della Finanziaria regionale all’Ars. Nel pieno rispetto delle norme la Legge di stabiltà regionale dovrà essere approvata entro la mezzanotte di oggi lunedì 30 aprile anche se in passato questo termine è stato sforato più volte.

Nonostante il tempo ormai stringa davvero il Parlamento è riuscito, fino ad ora, ad approvare sì norme importanti ma a trattare all’incirca metà degli articoli contenuti nel documento. Sembra davvero difficile che oggi si possa assistere ad una accelerazione tale da chiudere i lavori per tempo.

Così ieri a tarda ora sono comparse due ipotesi di maxi emendamento sostitutivo: l’accorpamento delle norme inserite nella manovra per contingentare i tempi o la proposizione di alcune delle norme rimanenti con l’introduzione di altre che erano state stralciate. Su queste due ipotesi di maxi-emendamento sta lavorando il presidente della commissione Bilancio Riccardo Savona.

Il tentativo di aprire al coordinamento era nato nel tardo pomeriggio di ieri dopo l’approvazione della prima norma sui precari e delle norme sui disabili.

proprio parlando di siabili, infatti, ammontano, nel complesso, a 271 milioni di euro le risorse (regionali, nazionali ed europee) messe a disposizione nel 2018 proprio per la disabilità in base al programma di interventi predisposto dal governo Musumeci e poi approvato dal Parlamento. Le somme stanziate serviranno per finanziare l’assegno di cura agli oltre 12mila disabili gravissimi, censiti dalle Aziende sanitarie e per servizi in favore di disabili gravi. Il governo ha presentato, inoltre, un emendamento, condiviso con tutto il Parlamento, che stanzia 5 milioni di euro per dare attuazione, dopo 18 anni, all’articolo 14 della legge 328 del 2000, relativo a piani di cura individuali per i disabili. Nel complesso, le risorse per la non autosufficienza ammontano a 370 milioni di euro.

“Il governo – affermano il presidente Nello Musumeci e gli assessori Ippolito e Razza – ha voluto dare corso a una misura che risponde in termini di giustizia a un’importante esigenza sociale. È una scelta strategica annunciata lo scorso anno e mantenuta a seguito dell’approvazione della norma prevista dalla finanziaria”.

“L’approvazione di questo emendamento da’ un senso compiuto al messaggio che abbiamo lanciato lo scorso 6 aprile quando decidemmo di illuminare di blu Palazzo dei Normanni, sede di questo Parlamento, aderendo alla giornata mondiale dell’autismo. Oggi il Parlamento è andato oltre i simboli” ha commentato il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, dopo l’approvazione della norma sui disabili. “Sono soddisfatto perché tutti i gruppi parlamentari hanno risposto al mio invito e condiviso trasversalmente un’iniziativa concreta nei confronti degli stessi autistici”, ha aggiunto Miccichè. “Dopo 18 anni dalla legge 328 del 2000 – ha sottolineato – quello di oggi rappresenta un passo importante verso l’autonomia e la piena integrazione familiare e sociale e segna l’inizio di un nuovo percorso al fianco delle famiglie, degli adulti e dei pazienti autistici”. “Oggi sono contento di essere presidente di questa Assemblea e ringrazio tutti i gruppi parlamentari e il governo regionale che hanno condiviso l’emendamento”, ha concluso Miccichè.

Gli articoli approvati nella giornata di domenica si aggiungono alle norme approvate venerdì e sabato nonchè ai 5 stop imposti dai voti contrari al governo. 

Una pausa nei lavori doveva, poi, servire a dar vita al maxi emendamento che coordinasse tutte le norme rimaste sul tavolo. Dopo questa pausa dei lavori, l’Ars aveva ripreso la trattazione della manovra mettendo in votazione la norma riscritta sull’assunzione degli ex Pip, un bacino di circa 2.800 persone che beneficiano di un sussidio, nella società Resais, controllata dalla Regione siciliana, con decorrenza dal primo gennaio del 2019. In aula è stato distribuito anche il maxi-emendamento il testo del maxi emendamento di maggioranza complessivo per le altre norme ma si è subito capito che non si sarebbe trovato un accordo in aula con le opposizioni.

Se il M5s non sta partecipando al confronto per scelta politica, il Pd, a quanto si apprende, non è disponibile a trattare, facendo leva sul regolamento interno dell’Ars e tende a bloccare la presentazione delle modificative.

Una situazione di stallo dalla quale si riparte oggi con un solo giorno di lavori davanti

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