Approda a Palermo per due giorni, oggi e domani, il pullman dei diritti della Cgil per le ultime settimane di raccolta firme per la Carta dei diritti universali del lavoro.
Il pullman farà diverse soste nei luoghi di lavoro e nelle piazze dove sono presenti banchetti e gazebo informativi per la raccolta delle adesioni. Oggi pomeriggio, di ritorno da Trapani, il pullman farà la sua prima tappa alle ore 16 presso le aziende Selital e l’Italtel nell’area industriale di Carini, per incontrare i lavoratori.
La corsa nel pomeriggio prosegue al centro commerciale Conca d’Oro, ore 18, e poi farà il giro della borgata di Mondello (18,30) sostando tra strade e piazze per la raccolta delle firme. A bordo, in questi primi giri, si alterneranno lavoratori metalmeccanici e del commercio e del pubblico impiego. In serata, ancora numerose le iniziative in programma. Il pullman affidato ai giovani universitari dell’Udu, degli studenti medi del Reds e all’ufficio immigrati della Cgil Palermo farà un tour di Palermo (dalle 22,30) passando da via Libertà, piazza Politeama, piazza Verdi, i Quattro Canti, piazza Pretoria, piazza Magione, la Cala e sostando presso locali e pub. A bordo assieme agli studenti viaggeranno anche i lavoratori Almaviva e i lavoratori del settore cultura e spettacolo.
Domani il pullman riprende il suo giro per raggiungere alle 9 un’assemblea dei lavoratori forestali della Flai al cantiere di Buonfornello presso il torrente Argentera. Alle ore 10,30 il pullman farà una sosta a piazza Duomo a Termini Imerese, dove si gira il set del film L’Ora legale di Ficarra e Picone. Poi farà un giro nell’area industriale di Termini Imerese e alla stazione centrale.
Da qui si sposterà a piazza Torrelunga, ore 12, a Brancaccio e poi prosegue per il Forum. Nel corso della mattinata sul pullman si alterneranno lavoratori agricoli, della scuola e del commercio. Alle ore 17 il pullman arriverà al Porto e continuerà la sua opera divulgativa e di raccolta firme. Alle ore 19 l’imbarco per Genova.
Cos’è la Carta dei diritti universali del lavoro. La Carta è la riscrittura del diritto del lavoro in nome di un principio di uguaglianza che travalichi le varie forme e tipologie nelle quali esso si è diversificato e frammentato negli anni. Tutta la Cgil è impegnata in un grande confronto che mette al centro le tutele dei lavoratori, in questi anni attaccate e indebolite da un pervicace processo di destrutturazione. Le tutele di tutti, non solo dei subordinati pubblici e privati, la Cgil parla anche a tutta la galassia dei lavoratori parasubordinati, veri o finti autonomi, a professionisti e atipici, flessibili, precari, discontinui.
La Cgil con la Carta, un testo composto da 97 articoli, propone un progetto di legge di iniziativa popolare, ovvero di un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, che estenda diritti a chi non ne ha e li riscriva per tutti alla luce dei grandi cambiamenti di questi anni, rovesciando l’idea che sia l’impresa, il soggetto più forte, a determinare le condizioni di chi lavora, il soggetto più debole. E i diritti fondamentali sono variegati, vanno dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze. La ridefinizione dei principi universali, le norme legislative che diano efficacia generale alla contrattazione in base a regole di democrazia e rappresentanza valide per tutti, la riscrittura dei contratti di lavoro sono i tre pilastri della proposta di legge a sostegno della quale sarà avviata una raccolta di firme.
Quando è iniziata la raccolta firme. Il 9 aprile è iniziata la raccolta firme a sostegno della legge di iniziativa popolare e dei quesiti referendari. La raccolta è stata preceduta da una consultazione straordinaria degli iscritti Cgil che si è conclusa il 19 marzo. In soli due mesi si sono svolte 41.705 assemblee, uno sforzo politico ed organizzativo senza precedenti, un grande fatto di democrazia e partecipazione che conferma il radicamento senza eguali del sindacato confederale nella società italiana. I due quesiti posti in consultazione, sui quali si sono espressi col voto 1.466.697 iscritte ed iscritti alla Cgil, hanno fatto registrare una larghissima maggioranza di favorevoli: il 98,49% per quanto riguarda l’approvazione della ‘Carta dei diritti’ ed il 93,59% per quanto concerne il mandato al Comitato Direttivo della Cgil di definire quesiti referendari utili a sostenere il percorso per la trasformazione della ‘Carta’ in legge.
Il 1 luglio sono state depositate in Corte di Cassazione oltre 1,1 milioni di firme per ognuno dei tre quesiti referendari che accompagnano e sostengono la proposta di legge di iniziativa popolare.
I tre quesiti referendari pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n. 69 del 23 marzo 2016, finalizzati al sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare, hanno come oggetto i seguenti temi: la cancellazione del lavoro accessorio (voucher); la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti; nuova tutela reintegratoria nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo per tutte le aziende al disopra dei cinque dipendenti.
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