“Azzeramento immediato di tutte le nomine della sanità e il varo di una commissione di inchiesta per passare al setaccio i curricula dei manager e quanto ha portato alle chiacchieratissime designazioni”.
Il M5S all’Ars fa la voce grossa su “uno scandalo ignorato dalla politica, e che le intercettazioni venute fuori fino ad oggi lasciano supporre ben più ampio di quello finora tratteggiato”.
Per questo i deputati 5stelle a palazzo dei Normanni avanzano la richiesta di annullamento di tutte le nomine ai piani alti del pianeta sanità e annunciano la presentazione di una mozione all’Ars che dia il via libera ad una commissione d’inchiesta che passi ai “raggi x” i curricula e gli atti che hanno permesso di varare le nomine.
“Siamo conviti – dicono i deputati Francesco Cappello e Giorgio Ciaccio, componenti della commissione sanità – che quello venuto fuori finora sia la punta dell’iceberg, Vogliamo provare a portare alla luce parte del sommerso”.
“Non possiamo – continuano i parlamentari – restare inerti davanti alle sempre più imbarazzanti – intercettazioni telefoniche tra Tutino e Sampieri sulle manovre orchestrate per piazzare le proprie bandierine sulla sanità siciliana. L’imbarazzo non nasce solo dal contenuto, forse, ampiamente prevedibile e scandalosamente scontato, quanto dai silenzi pesanti, innanzitutto, dei personaggi citati nelle intercettazioni telefoniche – che attualmente rivestono ruoli apicali nel mondo della sanità – e di coloro che questo mondo dovrebbero governare, e cioè del presidente della Regione e dell’assessore alla Salute che, ad oggi, non hanno osato profferire una sola parola, prendere semplicemente posizione o fare una smentita, necessaria e dovuta ai siciliani, almeno per rendere meno dense le nubi che offuscano i cieli della politica. Ma forse il silenzio è funzionale al tentativo di narcotizzare l’opinione pubblica, distratta dall’emergenza rifiuti”.
“Gucciardi, intanto – proseguono i parlamentari – provveda a revocare, immediatamente, tutte le nomine sin qui avallate da maggioranza ed opposizione (gli unici contrari siamo stati noi, che abbiamo votato contro in commissione). Lo faccia subito in nome della legalità, evitando alla magistratura di comare il solito vuoto lasciato dalla politica, che non c’è, che non interviene e che preferisce passare da complice piuttosto che riprendere il proprio ruolo”.
Commenta con Facebook