Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha scoperto oggi una targa in memoria di Giuseppe Insalaco, il “Sindaco dei cento giorni”, ucciso dalla mafia il 12 gennaio 1988. La cerimonia, alla presenza dei familiari e del presidente del Consiglio Comunale Salvatore Orlando, si è svolta sul luogo dell’omicidio, in via Alfredo Cesareo.

“Questa targa – ha dichiarato Orlando – vuole essere un gesto di gratitudine nei confronti di Giuseppe Insalaco che, nei terribili anni ottanta, ha fatto implodere tutte le contraddizioni di un sistema mafioso che governava nella nostra città. Oggi, che la mafia non governa più Palermo, vogliamo dire grazie a lui ed ai tanti che hanno sacrificato la loro vita, uccisi da quella politica che governava Palermo e che utilizzava la mafia.

Un ringraziamento particolare alla famiglia del sindaco Insalaco, che ha sempre continuato ad impegnarsi perché fosse fatta verità e giustizia sui fatti di quegli anni e non ha mai fatto venire meno il proprio amore per Palermo”.

La manifestazione fa parte delle iniziative organizzate dal Comune e da Legambiente Sicilia per ricordare la figura di Insalaco.

Domani alle ore 16.30, presso la sede dell’Università degli Studi di via Pascoli 6 (aula C), si terrà ‘Un compleanno mai festeggiato’, un incontro in ricordo di Giuseppe Insalaco.
Interverranno Emilio Arcuri, Bianca Stancanelli, Elio Sanfilippo Turi Lombardo, Gianfranco Zanna e sarà proiettata una presentazione con alcuni spezzoni del documentario ‘I due volti di Palermo’ di Sergio Ruffino.
Sarà proiettata una presentazione con alcuni spezzoni del documentario “I due volti di Palermo” di Sergio Ruffino.
Secondo Turi Lombardo, “la figura di Giuseppe Insalaco si iscrive in una stagione in cui la formula di centro-sinistra riprende nuovo slancio a Palermo, anche grazie all’intransigenza dimostrata dal Psi nei confronti degli scherani di Lima e Ciancimino. L’uccisione di Insalaco da parte della mafia è un segnale agli ambienti riformatori della Dc, che insieme al resto del centro-sinistra volevano debellare l’influenza mafiosa dal comune di Palermo”.
Per il presidente regionale di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, invece, “Palermo per 25 anni ha voluto dimenticare Giuseppe Insalaco, un uomo politico che ha contribuito, dalla sua posizione di conoscitore dall’interno, a rompere il sistema di potere politico-mafioso che ha governato questa città per tantissimi anni. Palermo lo ha cancellato per tanti lustri, perfino negando una targa che lo ricordasse nel luogo dove la mafia lo uccise. Almeno adesso, su questo punto, “giustizia è fatta”. Il 12 ottobre 2016 Giuseppe Insalaco avrebbe compiuto 75 anni. Noi lo vogliamo ricordare anche con questo gesto di memoria e affetto”.