“Il 24 novembre scorso, alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne e di genere, è stata diffusa la lettera di una studentessa del Dipartimento di Economia che denunciava la violenza da lei subita come dalle molte altrə che si sono ritrovate in una indegna e violenta lista delle studentesse classificate secondo le migliori prestazioni sessuali”. Si legge in una nota di Non Una di meno Palermo.
Assemblea del movimento transfemminista a Unipa
Ieri pomeriggio in viale delle Scienze si è data un’assemblea indetta dal nodo palermitano del movimento transfemminista Non una di Meno nel corso della quale, volendo andare oltre il caso specifico, si è discusso sulla natura sistemica della violenza di genere che a vari livelli viene perpetrata negli spazi universitari e su quali possono essere le pratiche collettive e gli strumenti per contrastarla.
“Sportello contro le violenze di genere sia costruito dal basso”
Nella nota si legge inoltre: “Non crediamo che il tema sia la crocifissione del singolo – che è il motivo per cui il giustizialismo non è una nostra pratica – perché partiamo dal presupposto che la violenza sia sistemica e strutturale e che può essere risolta solamente nella e dalla collettività transfemminista. È una cosa positiva che l’università abbia deciso di istituire uno sportello contro le violenze di genere, ma crediamo che non possa essere gestito in maniera verticale dalla governance accademica. Per essere realmente sicuro, esso deve essere uno spazio collettivo costruito dal basso, dalle studentesse, dalle soggettività e dai movimenti transfemministi”.
“Facciamoci spazio”
E ancora: “Di questi spazi l’università ha bisogno come ne hanno bisogno le scuole, i luoghi di lavoro, le dimensioni pubbliche e sociali della nostra città. Ecco che la nostra parola d’ordine è proprio FACCIAMOCI SPAZIO, attraversiamo, agiamo, rendiamo simili a noi tutti i luoghi dell’esistere per arginare ed eliminare la violenza patriarcale dalle nostre vite e soprattutto per fare in modo che nessunə si senta solə e in pericolo”.
Tante proposte, a breve un documento programmatico
Tante le proposte avanzate nei diversi interventi: sportelli d’ascolto, vademecum, incontri di formazione e condivisione. “Con l’obiettivo di elaborare pratiche collettive in grado di contrastare la violenza e le discriminazioni che quotidianamente subiamo, anche in un luogo come questo, nasce oggi l’assemblea universitaria contro la violenza di genere”.
A breve, rendono noto, uscirà un documento programmatico espressione delle diverse anime intervenute all’incontro di ieri e che concorreranno ai lavori della neonata assemblea universitaria.
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