La redazione di un documento sullo sviluppo sostenibile nelle aree periferiche e interne secondo alcune delle linee guida dei 17 Obiettivi (17 Goals to Transform our World) fissati nel 2015 dall’assemblea generale dell’Onu. Questo l’obiettivo dell’incontro su “Infrastrutture e servizi nei territori periferici e nelle aree interne”. Ne parleranno Vincenzo Provenzano, Santo Giunta e Daniele Ronsivalle docenti dell’Università degli studi di Palermo. L’appuntamento, per il 21 dicembre, alle 16.30, sulla piattaforma zoom, è organizzato dall’Associazione GAM – Politiche per i territori e dall’ASAEL, l’associazione siciliana amministratori enti locali.
A parlare i docenti dell’università degli studi di Palermo
Vincenzo Provenzano, professore in scienze economiche, statistiche e aziendali interverrà su “Il terzo settore produttivo nel suoi aspetti economici e socioculturali”; Daniele Ronsivalle, docente in strategie e servizi per lo sviluppo territoriale Urban Design su “Infrastrutture di connessione e collegamento, pianificazione e programmazione per i territori periferici e le aree interne” e Santo Giunta, professore in composizione architettonica e urbana – Architectural and Urban Design, relazionerà su “Progetto e comunicazione del service design”. Le conclusioni sono state affidate a Francesco Nicoletti assessore alla “Crescita Territoriale” del Comune di Caltanissetta, promotore del “Primo Parce Mondiale Policentrico e Diffuso dello Stile di Vita Mediterraneo” della Sicilia centrale. Interverranno il presidente dell’ASAEL Matteo Cocchiara, introdurrà Antonio Giovanni Minutella, socio dell’Associazione GAM. L’incontro sarà moderato dal giornalista del quotidiano “La Repubblica” Ivan Mocciaro.
In Sicilia 195 comuni svantaggiati
“Con il seminario – dichiara il presidente dell’Asael Matteo Cocchiara – vogliamo contribuire al rilancio delle microeconomie in tanti territori del nostro interno siciliano per agevolare e indirizzare l’avvenire delle giovani generazioni. Sono 195 i Comuni siciliani “annoverati fra gli svantaggiati in quanto definiti marginali e con un alto tasso di spopolamento” e servono politiche che, nel fare interventi assistenziali nell’immediato, nel contempo richiedano alla classe dirigente del paese strategie e adeguata progettualità per un rilancio nel campo socio-economico. Supportare la trasformazione fisica del territorio con l’impiego delle risorse culturali sociali ed economiche associate ai settori del terzo settore produttivo – conlude Cocchiara – ma anche costruire una cultura della programmazione nelle attività di policy capace di produrre progettualità e visioni per i territori che si sviluppano nel medio e lungo periodo”.
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