Era il 31 Gennaio del 2019 e del piccolo imprenditore agricolo di Termini Imerese si persero le tracce, non si seppe più nulla. Qualche settimana prima scomparvero i suoi cani. Un fatto che forse lasciava presagire qualcosa di brutto. Carlo Domenico La Duca non si è più trovato. Oggi però la svolta e l’arresto della moglie e dell’amante, compagno di una vita dell’uomo. Sono accusati di omicidio e di soppressione di cadavere. Il cadavere è proprio quello dell’agricoltore di Termini Imerese. Di quella scomparsa se ne occupò anche la trasmissione televisiva che si occupa di persone scompare, Chi l’ha visto. 

La madre in lacrime in Tv

Quel 31 gennaio Carlo entrò in casa, prese un giubbotto e uscì. Poi non fece più ritorno a casa. Questo il racconto della madre rilasciato alla trasmissione. Carlo doveva andare a Cinisi dove abitava la fidanzata. “Mi disse che si doveva incontrare con un amico a Ciaculli”. “Mi aveva che aveva un altro appuntamento con un amico”, raccontò a sua volta l’amico. “Si tratta di un incontro di lavoro importante per rilanciare la campagna”, disse l’amico che doveva incontrare Carlo a Ciaculli, che come raccontò, non lo incontrò. La macchina di Carlo, una Golf grigia, venne ritrovata in via Minutilla, nella periferia di Palermo. Era posteggiata e chiusa a chiave. “Carlo non conosceva quella zona”, raccontò la fidanzata a chi l’ha visto. Tanti i dubbi irrisolti, tante le piste seguite dagli investigatori che però non si completavano.

La moglie disse: “Sono molto dispiaciuta”

Carlo era separato dalla moglie e aveva instaurato una nuova relazione con una donna di Cinisi. Vi erano screzi tra la madre di Carlo e la ex moglie, finiti anche nelle aule di tribunale. “Sono molto dispiaciuta”, disse la ex moglie ai microfoni di Chi l’ha visto. La donna era in lacrime. “Non so cosa pensare, non so se lui a Cinisi poteva avere altri tipi di amicizie, se si è infilato in qualche giro”.

Questa mattina la svolta

La donna di 36 anni e il migliore amico della vittima, 57 anni, sono stati arrestati dai carabinieri del Reparto territoriale di Termini Imerese, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Palermo, con le accuse di omicidio e soppressione del cadavere di Carlo Domenico La Duca, un agricoltore di Termini Imerese. Sono la moglie e il miglior amico della vittima.

Le investigazioni che hanno portato al fermo

Attraverso le indagini coordinate dalla procura di Palermo con intercettazioni, analisi dei tabulati, analisi immagini dei sistemi di videosorveglianza, assunzione d’informazioni e acquisizioni informatiche e documentali, iniziate sin dalla scomparsa di La Duca il 31 gennaio 2019, sono emersi gravi indizi nei confronti della moglie e dell’amico che avrebbero avuto una relazione sentimentale clandestina.

Demoliti gli alibi

I due dopo avere pianificato l’omicidio, hanno attirato la vittima a Palermo nel terreno di proprietà dell’arrestato e lo hanno ucciso. Poi hanno portato la sua autovettura a circa 12 chilometri di distanza dal luogo del delitto per depistare le indagini. Le acquisizioni investigative hanno anche permesso di demolire gli alibi che i due avevano creato nel corso del tempo per tentare di allontanare l’attenzione degli inquirenti.

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