“La disorganizzazione della campagna vaccinale per i soggetti fragili in Sicilia costringe ogni giorno cittadini affetti da patologie anche gravi a lunghe file, anche sotto la pioggia, mentre il personale sanitario non sa più quali disposizioni seguire”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo PD all’Ars.

Caos nelle vaccinazioni ai soggetti fragili

“La scelta di programmare – spiega Lupo – 150 vaccinazioni di soggetti fragili ogni ora necessità di un’organizzazione adeguata per uscire dal caos. Per non parlare poi dei problemi legati alle prenotazioni, con la piattaforma che, pare, non riconosce i diabetici con complicanze come soggetti fragili ed altre categorie di ammalati cronici, non consentendo la prenotazione del vaccino, e della confusione di ruoli e competenze tra commissari Covid e Asp”.

La richiesta di intervento a Musumeci

“Per velocizzare le vaccinazioni bisogna rendere esecutivo l’accordo siglato con i medici di famiglia che con grande competenza possono operare anche nei centri vaccinali. Il presidente Musumeci intervenga subito – conclude Lupo -per eliminare le disfunzioni”.

La protesta dei soggetti fragili

Intanto stamani è il terzo giorno di vaccinazioni per i soggetti fragili e terzo giorno di caos alla Fiera del Mediterraneo di Palermo con attese che vanno da 3 a 5 ore sotto il vento, la pioggia al freddo.
Scoppia la protesta delle persone in coda che attaccano. C’è chi è stato convocato con un appuntamento alle nove ed a mezzogiorno è ancor in coda senza sapere e quando e come potrà entrare. A peggiorare la situazione c’è il maltempo ed il calo delle temperature.

Malati oncologici in piedi al freddo e sotto la pioggia

Malati oncologici, allergici gravi, cardiopatici, tutti al freddo. A fine mattina di ieri è scoppiata la tensione. Una protesta delle persone in coda è indirizzata ai ‘responsabili’ della disorganizzazione. C’è chi invita alla dimissioni del Commissario Costa, del manager Faraone, dell’assessore alla Salute. Quando Costa è comparso fra i corridoi della Fiera c’è stato uno scontro verbale con uno dei fragili in fila che lo ha invitato a dimettersi per manifesta incapacità.

Le contestazioni e lo scaricabarile

Costa si è allontanato e gli addetti hanno cercato di giustificare scaricando le responsabilità del caos sulla Asp che invia da 150 a 180 persone al giorno senza appuntamento. Si tratta di tutti coloro i quali non riescono a prenotare dalla piattaforma o dal call center e che scrivono alle mail dedicate. Ma in questo modo i turni saltano. “Basterebbe un minimo di organizzazione ma qua siamo nel terzo mondo” ha urlato una voce in coda “è tutto uno scaricabarile”.

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