Danneggiato il murale dedicato a Paolo Borsellino. L’opera, creata nel 2022 dall’artista Tvboy e posta fra via Paternostro e via Lungarini, nel pieno del centro storico di Palermo, ha subito dei danni da persone ancora da identificare. Sul posto sono giunti gli uomini della polizia di stato.

Si prova a risalire al colpevole

Le forze dell’ordine stanno raccogliendo le testimonianze dei proprietari delle attività commerciali per cercare di ricostruire l’accaduto. Secondo indiscrezioni, l’episodio sarebbe avvenuto nella notte, intorno alle 12.30. L’opera ha subito delle scarificazioni all’altezza degli occhi, attraverso il ricorso ad un cacciavite o, probabilmente, a una chiave. Nei pressi del murales creato dall’artista Tvboy, sono presenti alcune telecamere di videosorveglianza, che potrebbero aver immortalato l’accaduto.

Stanno intervenendo anche gli agenti della scientifica per cercare di individuare impronte e tracce utili per individuare gli autori, probabilmente alcuni frequentatori della movida palermitana.

Lagalla: “Offesa intollerabile”

Sull’episodio è intervenuto anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Il primo cittadino ha condannato l’accaduto, evidenziandone le ricadute da un punto di vista sociale. “Lo sfregio del murale dedicato al giudice Paolo Borsellino è allo stesso tempo un’offesa intollerabile alla memoria di un simbolo della lotta alla mafia e un attacco ai palermitani onesti. Quei palermitani onesti che, insieme all’amministrazione comunale, non faranno mai un passo indietro nella lotta alla criminalità organizzata. Mi auguro che su questo vile gesto le forze dell’ordine riescano a fare luce e a individuare i responsabili”.

Morra: “Non è una minchiata”

“Questa non è una semplice minchiata – scrive su Facebook Nicola Morra, presidente della commissione nazionale antimafia –. Questa è l’opera di chi vuole dissacrare, di chi vuole essere blasfemo, empio. In un momento in cui gradualmente certi poteri tornano lentamente e inarrestabilmente in sella, offendere anche la sola immagine di Paolo Borsellino, ancor più grave perché questo avviene a Palermo, rappresenta l’intenzionale volontà di fare capire che la mafia sta prevalendo, aiutata dal diffondersi della cultura mafiosa. E se non c’è un’adeguata, ferma e sdegnosa dell’ipocrisia reazione, questi messaggi si moltiplicheranno. E poi, mi raccomando, tutti a celebrare il 19 luglio l’anniversario”.

Articoli correlati