Si solleva la protesta ma soprattutto l’indignazione degli ambientalisti dopo che il villino Ida di Palermo è stato vandalizzato da due vistose scritte su uno dei muri di cinta. “Esprimiamo tutto il nostro sdegno – afferma in una nota Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – per l’atto di vandalismo al Villino Ida, uno dei tanti gioielli dello stile Liberty a Palermo. Con il successo della mostra ‘Poliedrica e sublime’, che si è chiusa qualche giorno fa allo Spazio Mediterraneo ai Cantieri culturali alla Zisa, abbiamo avuto la conferma della passione e dell’amore dei palermitani per questo pezzo di storia. Chiediamo, quindi, che Villino Ida non solo sia aperto alla pubblica fruizione, ma che diventi la Casa museo di Ernesto Basile”.

L’amara sorpresa

Qualcuno ha imbrattato Villino Ida, che si trova nel cuore di Palermo e progettato nel 1903 da Ernesto Basile. La Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo guidata da Selima Giuliano ha già presentato denuncia ai carabinieri. “Imbrattare i luoghi della nostra storia – aveva ammonito l’assessore regionale ai Beni culturali, Alberto Samonà – non ha niente di artistico, è un’offesa alla cultura e alla città. Sul Villino Ida è in atto un progetto dell’assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana per valorizzarlo e aprirlo alla fruizione nell’ambito dell’itinerario del Liberty palermitano”.

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