Il popolo dei fan di Vasco Rossi ha risposto all’appello, numeroso e con gioia.
Per le due date del rocker di Zocca a Palermo, previste allo stadio Renzo Barbera il 22 e 23 giugno 2023, sono stati venduti 70mila biglietti.
“Concerti che rimarranno nella storia della musica”
A fornire il dato, sui social, è Carmelo Costa, organizzatore dell’unica tappa siciliana del tour dell’artista, per l’appunto a Palermo. Scrive Costa: “VASCO a PALERMO: 70mila biglietti venduti! Saranno concerti che rimarranno nella Storia della Musica in Sicilia e record che dureranno molto a lungo. Sarà una grande Festa di due giorni!”.
La vendita dei biglietti iniziata il 25 novembre
Il 25 novembre è stato uno dei giorni più attesi per gli appassionati delle canzoni del grande artista emiliano.
La vendita dei biglietti è iniziata proprio venerdì scorso alle 11 del mattino e nella giornata si è registrato un record: dopo due ore erano già stati venduti 50mila biglietti per le date di Palermo.
Date e concerti
Le città prescelte per il tour sono Bologna (6 e 7 giugno, stadio Dall’Ara), Roma (stadio Olimpico, 16 e 17 giugno), Palermo (stadio Barbera, 22 e 23 giugno) e Salerno (stadio Arachi, 28 e 29 giugno). Due particolarità: un boato di entusiasmo da parte del pubblico ha accolto la notizia dei due concerti programmati a Roma; la città di Palermo torna dopo decenni ad essere sede di concerti di musica leggera e rock. “Questo prossimo tour sarà la prosecuzione di quello tenuto quest’anno, ci sarà continuità”, ha promesso Vasco.
Vasco Rossi l’ultima volta a Palermo 17 anni fa
L’ultimo concerto di Vasco Rossi a Palermo risale al 2005, quando si esibì al Velodromo. Il suo ritorno sarà una grande festa anche perché segna il ritorno dei grandi eventi in città peraltro in un luogo chiuso da quasi 25 anni ai concerti come lo stadio Renzo Barbera. Ad esibirsi per l’ultima volta allo stadio Barbera fu Claudio Baglioni nel 1998.
L’ultimo concerto siciliano di Vasco Rossi a Messina
L’ultimo concerto siciliano di Vasco Rossi ha visto protagonista la città di Messina lo scorso giugno. Ben 41mila persone hanno inondato la città dello Stretto per raggiungere lo stadio Franco Scoglio.
Uno degli eventi più grandi in termini di presenza di pubblico mai organizzati nel capoluogo peloritano.
Il Blasco ha regalato momenti unici, come solo lui sa fare, ai fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi il biglietto. Un concerto che era stato organizzato prima della pandemia, poi rinviato di due anni. Era quindi enorme l’attesa del popolo di Vasco Rossi arrivato da ogni parte del Sud Italia.
La maxi organizzazione
Ottocento persone impegnate nella realizzazione, mega schermi a trasmettere l’immagine di Vasco che ha cantato su un palco immenso, undici musicisti accanto a lui. Sono solo alcuni numeri dell’evento. A fare il resto ci ha pensato lui, Vasco, spinto dagli applausi della “sua gente” che non ha smesso di cantare dall’apertura dei cancelli fino al saluto finale del Komandante. “Cosa non darei per vivere su un’isola. Sono felice, ho portato il mio spettacolo anche in Sicilia. Un traguardo… attraversare il mare con questo palco… E ne vale la pena venire a trovarvi… Siete splendidi. Viva la Sicilia”. Questo ha scritto su Instagram Vasco dopo il concerto messinese.
Vasco Rossi innamorato della Sicilia
Vasco Rossi ha un legame particolare con la Sicilia. Spesso è la meta delle sue vacanze. “Quanto amo la Sicilia, che piacere”, racconta Vasco sulle sue pagine social. “Fu la mia prima vacanza con Marco Gherardi, il mio amico d’infanzia, avevamo 20 anni. Partimmo da Zocca destinazione Sicilia. I sapori, i profumi, le donne. Dovevamo rimanerci per una ventina di giorni, ma i soldi finirono subito e dopo 4 giorni al Capotaormina, tornammo a casa”.
In Sicilia “Mi innamoravo ogni cinque minuti e non volevo più andar via. Fu quasi impossibile abbandonare Taormina nel bel mezzo della festa. Nel 1996 ho inaugurato il velodromo Paolo Borsellino nel quartiere Zen, lui insieme a Giovanni Falcone sono degli eroi. Da sempre “contro tutte le mafie”.
“Albachiara” di Vasco in latino, l’iniziativa di un liceo di Gela
Il latino è una lingua morta. Il luogo comune diventato celebre potrebbe, però, vacillare. Ed i dubbi aumentano grazie ad una iniziativa che sta spopolando sui social.
Prendete una hit immortale di Vasco Rossi come Albachiara, traducetela in latino ed il gioco è fatto.
L’idea arriva da due docenti del liceo classico Eschilo di Gela, in provincia di Caltanissetta, Lella Oresti e Concetta Massaro.
Le due professoresse, questa estate, come scrive il quotidiano La Sicilia, hanno deciso di cimentarsi con la traduzione della celebre canzone di Vasco Rossi Albachiara in lingua latina.
Un lavoro certosino
Si è trattato di un lavoro certosino, una traduzione che ha tenuto conto anche della musicalità e del suono delle parole. Con l’obiettivo di proporre la canzone tradotta agli alunni nel corso della festa del primo giorno di scuola, a settembre.
Uno studente, Angelo Bongiovanni, ha cantato i versi del brano in latino accompagnato al piano da un altro giovane liceale, il musicista Simone Scerra, davanti alla platea che è rimasta a dir poco incantata.
Ma l’iniziativa non si è conclusa qui. La professoressa Oresti ne ha discusso con Susanna Rossi Torri, assessore alla Cultura di Zocca, per dar vita a un gemellaggio tra le due realtà.
Vasco l’ha postata sui social
Tutto è arrivato anche all’entourage del rocker, autore del brano, che si è congratulato pubblicamente con la scuola per l’iniziativa originale, condividendo sui suoi canali social da milioni di followers il video dell’interpretazione in latino sulle note di “Respiras lente ne rumorem facias”. Il cantante ha scritto che probabilmente delle scuole modenesi prenderanno il progetto del liceo Eschilo come esempio.
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