A Messina la notte di Vasco Rossi. Una bolgia di 41 mila persone che ha inondato la città dello Stretto. Uno degli eventi più grandi in termini di presenza di pubblico mai organizzati nel capoluogo peloritano. Nonostante le polemiche però tutto è andato bene e il Blasco ha regalato momenti unici, come solo lui sa fare, ai fortunati che sono riusciti ad accaparrarsi il biglietto. Un concerto che era stato organizzato prima della pandemia, poi rinviato di sue anni. Era quindi enorme l’attesa del popolo di Vasco Rossi arrivato da ogni parte del Sud Italia.

La maxi organizzazione

Ottocento persone impegnate nella realizzazione, mega schermi a trasmettere l’immagine di Vasco che canta su un palco immenso, undici musicisti accanto a lui. Sono solo alcuni numeri dell’evento. A fare il resto ci ha pensato lui, Vasco, spinto dagli applausi della “sua gente” che non ha smesso di cantare dall’apertura dei cancelli fino al saluto finale del Komandante. “Cosa non darei per vivere su un’isola. Sono felice, ho portato il mio spettacolo anche in Sicilia. Un traguardo… attraversare il mare con questo palco… E ne vale la pena venire a trovarvi… Siete splendidi. Viva la Sicilia”. Questo ha scritto su Instagram Vasco stamattina.

I messaggi di Vasco: Sicilia, pace, finalmente

Vasco prima ha salutato Messina e la Sicilia. “Siete una terra e un popolo meraviglioso”, ha detto dal palco in cui era folta la presenza di uomini della band. Poi ha lanciato il suo messaggio di pace: “La musica è contro tutte le guerre e noi stasera siamo qui per la musica”. Un’attenzione particolare agli eventi che stanno accadendo in queste settimane in Ucraina e il suo messaggio chiaramente pacifista. Poi Vasco ha voluto chiudere il concerto di Messina sul Covid: “E’ stato un periodo di divisioni, troppi commenti e pochi contenti. Opinioni di tutti e giudizi di nessuno. Ascoltiamoci. La parola è… Finalmente. Ricominciamo, finalmente”.

Il concerto “XI comandamento”

Quarantamila fan di Vasco Rossi, una muraglia umana colorata allo stadio “Franco Scoglio” di Messina per assistere alla tappa siciliana del rocker. Hanno aspettato l’apertura dei cancelli dello stadio accampati nelle tende, sono venuti da ogni parte d’Italia, sono entrati cantando “Rewind” e hanno conquistato i posti migliori sul prato aspettando la prima canzone del concerto “XI comandamento”. Una serata eccezionale che non ha fatto registrare particolari problemi di ordine pubblico.

Vasco innamorato della Sicilia

Vasco Rossi ha un legame particolare con la Sicilia. Spesso è la meta delle sue vacanze. “Quanto amo la Sicilia, che piacere”, racconta Vasco sulle sue pagine social. “Fu la mia prima vacanza con Marco Gherardi, il mio amico d’infanzia, avevamo 20 anni. Partimmo da Zocca destinazione Sicilia. I sapori, i profumi, le donne. Dovevamo rimanerci per una ventina di giorni, ma i soldi finirono subito e dopo 4 giorni al Capotaormina, tornammo a casa”.
In Sicilia “Mi innamoravo ogni cinque minuti e non volevo più andar via. Fu quasi impossibile abbandonare Taormina nel bel mezzo della festa. Nel 1996 ho inaugurato il velodromo Paolo Borsellino nel quartiere Zen, lui insieme a Giovanni Falcone sono degli eroi. Da sempre “contro tutte le mafie”.

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