“Quello che non convince di questo accordo con Roma sono, innanzitutto, i saldi. L’accordo, di fatto, ‘strozza’ le casse regionali fino al 2020 imponendo tagli del 3% ogni anno che comportano diminuzione di spesa corrente ai quali vanno aggiunti i saldi attivi da creare di anno in anno fino ad arrivare al pareggio”.
Lo dice Marco Falcone capogruppo di Forza Italia all’Ars che analizza nel dettaglio l’accordo fra Palermo e Roma e le conseguenza sul bilancio “Di fatto si tratta di una compressione delle facoltà di bilancio che causeranno difficoltà oggettive. Quest’anno i saldi attivi si fermano a 220 milioni circa ma dal 2017 parliamo di 557 milioni”.
I saldi attivi da realizzare si aggiungono ai tagli da fare e comportano una contrazione delle facoltà economiche della regione che si avvicina al miliardo l’anno “A fronte di ciò ci sono trasferimenti per 500 milioni che sono fittizi – continua Falcone – e noi rinunciamo agli effetti duna sentenza che per la Sicilia varrebbe 2 miliardi e che l’assessore Baccei valuta, invece, solo in 850 milioni di euro”.
“E’ un accordo nefasto con il quale la Sicilia si conferma essere la Cenerentola d’Italia e si mostra genuflessa a Roma e a Renzi che essendo contro Crocetta fa pagare il dazio all’intera Regione”.
Sono due degli impegni assunti dalla Regione siciliana con l’accordo firmato a Roma con il governo centrale, Obblighi contabili e fiscali che comportano interventi ‘lacrime e sangue’ almeno fino al 2020.
Questo è previsto nell’accordo sbandierato come ‘storico’ dal governatore Rosario Crocetta che di fatto ha impegnato non solo il suo ma anche il prossimo governo ad una politica ‘depressiva per i prossimi 5 anni.
Contro erano piovute subito le critiche di Sicilia Nazione che aveva già parlato di un buco da 8 miliardi che sarebbe stato creato da questo accordo mentre a seguire erano arrivati i 5 stelle a raccontare come i 900 milioni in questione siano, di fatto, solo un mutuo che si pagherà molto caro.
E a cosa servirà il surplus di risorse (la differenza fra i 500 milioni necessari al bilancio e i 900 ottenuti ndr) ? Al reddito di cittadinanza o piano anti povertà anche quello fortemente osteggiato dalle organizzazioni del Terzo settore e adesso anche dagli industriali
Perfino più pesante il giudizio del commissario di Forza Italia Gianfranco Miccichè: “Dopo aver letto questo accordo se fossi un terrorista prenderei un kalashnikov – ha detto in conferenza stampa -. E’ una truffa colossale. in primo luogo non si può fare un accordo senza che il Parlamento sia stato interpellato. La verità vera su quello che sta succedendo in Sicilia – continua Micciché – è che a fronte di un presidente della Regione, poverino, non in condizione di intendere e di volere abbiamo un assessore inviato da Roma. E’ come se avessimo come ministro italiano delle Finanza un uomo della Merkel. Ho lanciato un hastag che dice #vattenebaccei, non perché ce l’abbia con lui che è anche una brava persona. solo che non è qui per fare gli interessi della Sicilia. nel 2014 abbiamo preso 550 milioni al posto di 5 miliardi ora ne stiamo prendendo 500 al posto di 8 miliardi. Se uno di noi facesse una scelta del genere a casa propria sarebbe cacciato di casa dal coniuge. per non dovremmo cacciare noi Baccei?”.
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