“Lascio Forza Italia, una compagine che non garantisce più l’opposizione alla Giunta Orlando ma ne è una costola servile, non permettendo neanche la discussione in Aula della mozione di sfiducia contro tale Amministrazione che io e il consigliere di circoscrizione del M5S, Giovanni Galioto, qualche giorno fa avevamo presentato. Un atto politico unico nel suo genere tra tutte le circoscrizioni palermitane”.
A parlare è il Vicepresidente della settima Circoscrizione, Fabio Costantino, che proprio all’ultima tornata elettorale ha ottenuto un largo consenso. Un addio forte e polemico in Consiglio comunale ma che lascia intravedere una crisi più ampia di quella che potrebbe essere la semplice defaillance di un consigliere comunale. Fabio Costantino, infatti, è indicato come un uomo estremamente vicino a Giuseppe Milazzo, l’eurodeputato ed ex capogruppo azzurro all’Ars che negli ultimi mesi è stato molto critico con il partito pur sempre sostenuto da Gianfranco Miccichè.
La polemica di Costantino, però, sembra circoscritta al Comune di Palermo “Oggi, avevamo chiesto il prelievo della mozione e permetterne la discussione in Aula. Forza Italia – aggiunge Costantino – con in testa il suo capogruppo Gottuso, esprime parere contrario, asserendo in modo errato e senza documenti a supporto, che la Circoscrizione non può presentare una mozione di sfiducia contro l’Amministrazione comunale. I consiglieri Puma, Sandovalli e Armetta si sono astenuti, non consentendo in sostanza la discussione. Ricordo che Forza Italia è all’opposizione, e dovrebbe tradurre in fatti concreti il malessere del popolo, scontento dei disastri compiuti da Orlando e sodali. Non prelevando la mozione, non hanno consentito un democratico dibattito in Aula. Per tale motivo passo al Gruppo misto”.
Ma l’accusa di Costantino agli azzurri, sia pure palermitani, è forte “Forza Italia non è più in grado di ascoltare la gente e io non sono disposto a fare da zerbino a questa Amministrazione, colpevole di un degrado urbano che è sotto gli occhi di tutti”.
Resta sul piatto un interogativo. Può un uomo che da tutti è considerato praticamente in simbiosi politica con Milazzo aver preso una simile scelta senza consultarsi? Possibile anche se non probabile quindi l’interrogativo successivo è: “Avrà questo conseguenze a livello regionale?
Ma questioni politiche a parte la risposta a Costantino arriva sul punto tecnico. “Forza Italia in VII Circoscrizione non è mai stata e mai sarà a servizio di questa amministrazione Orlando e ha svolto e continuerà a svolgere, con costanza, il proprio lavoro nell’interesse della collettività circoscrizionale” scrive in una nota Pietro Gottuso, capogruppo di Forza Italia della VII Circoscrizione che respinge al mittente le accuse di “servilismo”.
“Il Consigliere Costantino, assieme al Consigliere Galioto, hanno presentato una mozione di sfiducia al Sindaco Orlando. Tale mozione – dichiara Gottuso – non doveva essere inserita all’ordine del giorno dal Presidente Fiore, ma doveva essere rigettata come irricevibile giacchè la Circoscrizione non ha alcuna competenza in merito. Infatti, la legge regionale n°35 del 1997 e ss. ii. mm. all’articolo 10 dispone che ‘l’organismo comunale preposto di porre la mozione di sfiducia al Sindaco, è il Consiglio comunale che può presentarla in un determinato arco temporale della consiliatura sottoscritta da almeno i due quinti dei consiglieri assegnati’.
Si può comprendere – continua Gottuso – che il cittadino comune non sappia quanto appena detto, ma che non lo sappia il consigliere Costantino che da 13 anni è in Circoscrizione e il Consigliere Galioto, paladino dei 5 stelle in VII Circoscrizione, è grave, giacchè illudono i cittadini che il consiglio di Circoscrizione possa mandare a casa il Sindaco.
Il Consiglio di Circoscrizione non ha alcuna competenza per sfiduciare il Sindaco Orlando, e quindi la mozione non andava presentata nè tanto meno messa all’ordine del giorno, e, nell’economia dell’attività consiliare, trattare argomenti di cui la legge dispone essere di competenza di altri organismi, si può ravvisare un danno erariale.
Queste sono state le motivazioni – conclude Gottuso – per cui oggi in consiglio, alla richiesta del prelievo della mozione di sfiducia al Sindaco Orlando, Forza Italia ha detto di no”.
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