Spiaggia e lungomare di Mondello invase dalle alghe stamani. Il vento e le mareggiate sulla costa palermitana hanno colpito la borgata marinara che si è svegliata ricoperta di posidonia. Le foto, inviate alla redazione da un lettore di BlogSicilia, vengono scattate da turisti curiosi e palermitani a passeggio, che documentano gli strascichi del maltempo in Sicilia.
Mentre Catania riapre dopo i timori dell’uragano Apollo – che starebbe allontanandosi dalla Sicilia orientale – a Palermo il tempo è buono. Ma adesso le maestranze del Comune (Rap e Reset) dovranno provvedere al ripristino del decoro urbano, eliminando l’ingente quantitativo di alghe ammassato vicino la piazza di Mondello.
Allagamenti ogni volta che piove
A metà ottobre, dopo il violento nubifragio che si è abbattuto in città, Mondello era tra le zone più colpite. Interi quartieri isolati, smottamenti e frane nelle periferie, e allagamenti hanno reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco soprattutto nella zona di Mondello dove diversi residenti sono stati liberati dalle auto o addirittura dalle proprie abitazioni.
Le polemiche sul “Ferro di Cavallo”
In molti residenti lamentano una totale assenza di investimenti infrastrutturali per la gestione delle acque piovane e delle acque reflue. In particolare, nei giorni scorsi si sono sollevate polemiche sulla questione del canale “Ferro di Cavallo“.
“Sulla situazione del Ferro di Cavallo – accusava la deputata regionale e consigliera comunale Marianna Caronia – siamo usciti dalla Commissione Territorio dell’ARS con un’unica certezza: dalle parti della Regione e del Comune regna la più assoluta confusione su tutto, persino su chi sia il proprietario del canale, per non parlare delle responsabilità relative alla sua gestione e manutenzione, nonché sui tempi di realizzazione dei lavori di bonifica”. La denuncia della leghista, dopo che all’Assemblea Regionale Siciliana si è tenuta una riunione della Commissione che avrebbe dovuto affrontare i temi legati al canale di raccolta e scarico a mare delle acque piovane della borgata marinara, il cui intasamento è fra le cause degli allagamenti che colpiscono l’area.
“Nonostante la Sicilia abbia da 10 anni un Commissario per l’emergenza idrogeologica – ricorda la deputata regionale – ci siamo sentiti dire che non c’è nemmeno una data certa per l’avvio dei lavori di bonifica del canale, ci siamo sentiti dire che lo stesso Commissario non sa di chi sia il canale, né tantomeno chi debba curarne la gestione ordinaria. Insomma una situazione di caos totale che conferma ancora una volta l’incapacità del Comune e della Regione di dialogare per risolvere i problemi, mentre i cittadini affondano, letteralmente. E’ necessario che la Regione, con la sua struttura commissariale chiarisca una volta per tutte quali sono le responsabilità, anche in base alle norme del Codice dell’ambiente, così come è necessario che nell’attesa di lavori di bonifica complessivi, siano approntati piani di gestione ed emergenza fra Comune, Regione, Protezione civile dei due enti e ogni altro soggetto coinvolto”.
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