Verso le elezioni in Sicilia. L’8 e il 9 giugno nell’isola si vota per il rinnovo del parlamento europeo e per eleggere 37 sindaci e consigli comunali. Otto i deputati europei che saranno scelti nel collegio isole ovvero Sicilia e Sardegna mentre i comuni al voto vedono in testa Caltanissetta unico capoluogo di provincia e poi altri 8 comuni comuni di media grandezza e 29 piccoli centri. BlogSicilia accende i riflettori su elezioni di cui si parla poco, in vista della scelta dei candidati.

A talk sicilia parla Giampiero Cannella, segretario regionale di Fratelli d’Italia partendo dalla situazione alla Regione siciliana dove le cronache hanno raccontato più di una fibrillazione:

“Ma la situazione alla Regione Siciliana è una una situazione molto molto tranquilla nel senso che è una gestione, quella del nostro partito, che procede secondo un programma condiviso con le altre forze di centrodestra che assieme a Renato Schifani hanno costruito un progetto di modernizzazione della Sicilia è un programma che va avanti ovviamente con le difficoltà che tutti i processi politici hanno perché se non ci fossero unioni tra diversi ovviamente non ci sarebbero le coalizioni. Quindi è un programma che va avanti con con un processo che è inesorabile nel senso che avanza con decisione vivendo momenti di stop e momenti di ripresa però certamente andiamo avanti con grande tranquillità e con grande serenità”

Ma si sono registrati anche momenti di tensione fra i partiti

“Assolutamente sì ma è normale e naturale in un Governo democraticamente eletto con una coalizione fatta tra diversi, lo ribadisco, e non con un unico partito. In democrazia esistono anche posizioni e interessi legittimi diversi e quindi  la fase del confronto, anche duro, anche aspro, che poi trova una sintesi, è una fase necessaria proprio per trovare una strada che ti consenta di andare avanti. Se fossimo d’accordo su tutto sarebbe preoccupante.

Questo confronto ora si sposta sul terreno elettorale

“Spesso la conflittualità all’interno delle amministrazioni dei Governi in prossimità di elezioni che si svolgono con il sistema proporzionale con liste uniche quindi non con un sistema maggioritario di coalizione si amplificano perché mentre quando devi formare una coalizione per eleggere un Sindaco, un governatore, un Presidente di Regione, un premier ovviamente fondi l’alleanza su cosa ti unisce, nel momento in cui devi manifestare la tua identità perché devi prendere voti come singolo partito si evidenzia il soldo delle differenze rispetto agli altri partiti. E’ un fatto fisiologico.

Oggi i partiti tendono a manifestare la propria esistenza sottolineando la propria identità forte, quindi accentuando anche le differenze all’interno di una stessa coalizione. Le europee sicuramente sono un momento di confronto importante in cui i partiti si giocano non dico la loro esistenza, ma il loro peso specifico. Quindi in questo senso, chiaramente ogni partito tende a mettere in evidenza la sua identità, e quindi a differenziarsi.

Chi candida Fratelli d’Italia alle Europee

“Non sono ancora autorizzato ed enunciare la lista ma i nomi li abbiamo già perché grazie a Dio e soprattutto grazie agli elettori in questo caso Fratelli d’Italia è un partito che oggi non ha difficoltà a trovare candidati e a trovare candidati anche forti, spendibili, senza dover ricorrere magari a specchietti per le allodole”.

“Noi stiamo allestendo una lista basata soprattutto sulla nostra classe dirigente che è una classe dirigente che a livello parlamentare nazionale europeo, mi riferisco ovviamente all’onorevole Milazzo, ha dato ottima prova di sé quindi l’ossatura della nostra lista sarà costituita da classe dirigente collaudata e che certamente chiederà il voto per portare l’esperienza già maturata in un ambito europeo.

Troppi aspiranti alla candidatura?

Beh, il problema c’è nel senso che come dicevo abbiamo problemi di abbondanza, io stesso ho offerto la mia disponibilità alla candidatura alle europee poi mi è stato detto che era preferibile che io restassi a fare il vice Sindaco a Palermo e in questa fase mi occupassi di altro e quindi ovviamente ho accettato di buon grado le indicazioni di vertice. Ma devo dire che c’è tutta la classe dirigente mobilitata e disponibile a candidarsi. Oggi ovviamente una candidatura come Fratelli d’Italia è una una bella esperienza.

L’addio di Stancanelli

Uno dei grandi temi è stato l’addio di un altro uscente, Raffaele Stancanelli

“Sì, questa è una vicenda dolorosa per me anche umanamente che sono stato lungamente legato politicamente anche affettuosamente a Stancanelli. Le posizioni di Stancanelli in occasione della scelta del candidato alla Presidenza della Regione, e da lì a seguire, si sono diversificate con Fratelli d’Italia con atteggiamenti e prese di posizione ovviamente che lo hanno portato sempre più in una posizione periferica rispetto a quello che era l’orientamento e la visione del partito. Poi Raffaele autonomamente e legittimamente ha fatto una scelta che chiaramente io non condivido.  Insomma non è né il primo né l’ultimo: in bocca al lupo per la sua esperienza. Noi andiamo avanti per la nostra strada.

Il gioco dei seggi assegnabili parla di due possibili caselle occupate da FdI nel collegio isole

Sostanzialmente diciamo che i nostri calcoli e i nostri sondaggi ci danno due seggi abbondanti. Abbondanti significa che può succedere di tutto ovviamente in una competizione elettorale che può prendere qualsiasi tipo di piega, ma anche in positivo, C’è da considerare una galassia che si muove al centro. E’ ancora non perfettamente decifrabile nella sua collocazione, appunto con spezzoni che tentano aggregazioni o tentano in qualche modo di influenzare i destini di altre liste. Quindi c’è una fase, un’area non perfettamente tracciabile, che però si sta muovendo.

Che conseguenze dal risultato elettorale agli equilibri politici

Guardi, per quanto ci riguarda noi oggi siamo il primo partito nazionale che ha espresso il premier e siamo determinanti a Palermo, a Palazzo d’Orléans. Come dire non ci attendiamo un grosso risultato per imporre chissà quale svolta. Il nostro obiettivo è consolidare la nostra politica e la sua grande credibilità di governo. Il risultato non va speso chiedendo il conto agli alleati o in qualche modo osando, come si dice, lanciare la spada di Brenno sul piatto della bilancia. Certamente si tratterà di proporre una riflessione su quelli che sono gli equilibri, occorre consolidare e programmare quello che può essere il futuro di questa coalizione per tutte le scadenze che andremo ad affrontare ma ovviamente ci aspettiamo un risultato che consolidi la forza in termini di consenso e quindi la rispondenza con la credibilità di una classe dirigente di governo che finora dai Comuni alla Regione a livello nazionale ha ben figurato.

Le elezioni amministrative

“Poco fa parlavamo della delle conflittualità che si accendono in prossimità delle europee. Quelle conflittualità invece sono latenti in maniera costante nelle realtà locali perché spesso ci sono gruppi politici che si contendono la leadership in quella zona a prescindere dal partito che rappresentano. E questo accade ad esempio a Mazara come anche a Bagheria dove c’è una forte presenza centrista che ogni qualvolta si vota si distribuisce comunque su rivoli e tavoli diciamo così diversi.

Bagheria in particolare c’è un candidato che è civico che nell’immaginario collettivo però è un candidato di centrodestra come Pino Fricano. 

Esatto, è quello a cui mi riferisco. E’ un candidato civico dopodiché ci sono forze centriste che hanno una sorta di strabismo perché guardano al centrodestra però guardano anche ad altre esperienze locali. Facendo prevalere il dato locale. E’ come se il dato locale in qualche modo fosse assolutorio rispetto a posizioni diverse rispetto a quelle che sono poi le formazioni e gli equilibri in Regione o a livello nazionale e questo è Bagheria. La stessa cosa accade a Gela. Una cosa simile accade a Mazara del Vallo dove abbiamo un esponente storico della destra che è Nicola Cristaldi candidato con il sostegno dei Cinque Stelle. Noi a sostegno di un candidato civico, il candidato vicino a Forza Italia sostenuto dal PD, quindi una situazione abbastanza complessa, ma io sono convinto che finita la fibrillazione legata soprattutto alle elezioni europee nel momento in cui finirà questa tempesta diciamo così elettorale ogni tassello tornerà al suo posto”.

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