A Piano Battaglia torneranno fruibili gli impianti di risalita nel mese di febbraio. Un ritardo causato da un lungo contenzioso. Ha avuto luogo questa mattina la riconsegna degli impianti di risalita da parte della Piano Battaglia s.r.l. al Patrimonio della Città Metropolitana di Palermo e alla Direzione edilizia. La riconsegna consentirà alla Palermo Energia s.p.a. di procedere alla riattivazione degli impianti a partire dal tapis roulant.

Stagione ormai compromessa

La notizia è stata resa nota dal sindaco metropolitano, Leoluca Orlando, che ha espresso “apprezzamento per questa conferma di attenzione da parte della Città Metropolitana e di avvio di un percorso che superi le criticità della passata gestione degli impianti”. Ma la riattivazione degli impianti arriva solo a febbraio quando ormai sta per finire la stagione sciistica che risulta ormai compromessa.

Un tavolo tecnico

Nelle scorse settimane si è assistito a vibranti proteste da parte degli operatori economici. Anche il Parco delle Madonie e i Comuni dell’area faranno parte della società di gestione degli impianti di Piano Battaglia. È uno degli aspetti decisi durante il tavolo tecnico che si è riunito all’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente, per affrontare la difficile gestione dell’area sciabile di Piano Battaglia. Al gruppo di lavoro, presieduto dall’assessore regionale al Territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro, hanno partecipato il sindaco della Città metropolitana di Palermo Leoluca Orlando, i tecnici della Città metropolitana, i sindaci dei Comuni di Petralia Sottana, Isnello, Polizzi Generosa e Collesano e il presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino.

Il contenzioso con la società

A Piano Battaglia c’è tanta neve, ma di turisti se ne vedono pochi. Sarà anche colpa della pandemia e della crisi economica, ma ormai da tempo la località sciistica delle Madonie vive con i suoi impianti bloccati, impelagati da pastoie burocratiche. Nei giorni scorsi, ospite del talk show condotto da Massimo Minutella, l’assessore regionale al territorio e all’Ambiente, Toto Cordaro ha spiegato come lo stop che arreca tanti danni a Piano Battaglia, sarebbe stato generato dal “contenzioso in corso tra i gestori degli impianti di risalita e i proprietari delle piste”. “Per anni, nessuno si è occupato di Piano Battaglia  e di tutto il sistema che gli gira intorno – ha spiegato Cordaro – ma proprio in questi giorni su sollecitazione del governo regionale, c’è stato un Incontro tra la Città metropolitana,  i quattro comuni che hanno competenza sulle piste (Collesano, Petralia Sottana, Polizzi e Isnello) e il presidente del Parco delle Madonie. La novità consiste nel fatto che la Città metropolitana ha deciso di chiudere ogni rapporto con la società che gestiva gli impianti”.  Cordaro ha anche ricordato che la Regione ha provveduto a inviare in zona un mezzo Unimog spalaneve.

Una gestione in house per impianti e piste

Cordaro ha anche sottolineato quanto alta sia l’attenzione del governo regionale verso la località delle Madonie. Nei giorni scorsi Cordaro si è recato lì in visita, insieme al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. Adesso, si apre una nuova stagione per Piano Battaglia,  “andiamo verso una gestione unitaria delle piste e degli impianti di risaliti, che saranno affidati in house a una società della Città metropolitana, la  Palermo Energia”. Il nuovo sistema di gestione dovrebbe essere ratificato entro il mese di giugno. Non è mancata una stilla di curaro. Il direttore di Blogisicilia, Manlio Viola, ha fatto notare che in pratica si è deciso di procedere attuando la stessa prassi che in realtà aveva portato al contenzioso.