I lavoratori della commessa Trenitalia ex Almaviva hanno occupato simbolicamente la stazione Centrale di Palermo, portando all’attenzione del Governo nazionale e delle istituzioni locali il grave attacco ai propri diritti da parte di Comdata che ha dichiarato di non volere mantenere i livelli retributivi e occupazionali nel cambio commessa.

Le segreterie territoriali Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom Uil – Ugl Tlc Palermo sottolineano “Questa vertenza – che si somma a quella del 1500 – alza a dismisura la tensione sociale su un territorio già gravemente colpito da emergenze lavorative. Tutto ciò porterà ad atti estremi e in quel caso tutti gli attori coinvolti (Istituzioni Locali e Nazionali, Comdata e Trenitalia) dovranno assumersi le proprie responsabilità”.

Il numero 1500 attivo per tutto il 2023

Nel Dl Pa approvato ad inizio aprile dal Consiglio dei ministri, specificano fonti del Mimit, è stata inserita la norma finalizzata a garantire la continuità del servizio per i lavoratori di Almaviva Contact.

La disposizione permetterà ai dipendenti della società di continuare a operare almeno fino al 31 dicembre prossimo, attraverso uno stanziamento di 5 milioni di euro volti a ripristinare il servizio di contact center 1500.

“Ben venga la norma promessa dal Ministro Urso che ringraziamo per ennesimo segnale di attenzione al territorio ed approvata oggi dal Consiglio dei Ministri, con la quale viene data continuità al servizio per i lavoratori di Almaviva Contact. Una soluzione auspicata per la quale ci siamo a lungo battuti durante i numerosi tavoli di crisi. Adesso lavoriamo per trovare una soluzione definitiva che possa restituire la giusta serenità e dignità a questi lavoratori. Presteremo attenzione affinché nel tavolo di crisi si trovi una soluzione per i dipendenti non inseriti nella commessa dei 1.500”.

Lo dichiararono il deputato Carolina Varchi e il senatore Raoul Russo, entrambi palermitani eletti con Fratelli d’Italia, a seguito dell’approvazione del Dl Pa grazie al quale i dipendenti della società potranno continuare a operare almeno fino al 31 dicembre prossimo, attraverso uno stanziamento di 5 milioni di euro volti a ripristinare il servizio di contact center 1500.