Dopo mesi di trattative la Ksm, azienda leader nei servizi di vigilanza privata ha deciso di avviare la prima tranche di licenziamenti.

“L’azienda va salvata. Ormai non ci sono altre strade da percorrere. Dobbiamo proseguire un percorso di risanamento duro e difficoltoso, che ci vede privare di uomini validi e professionalmente formati – spiega il presidente di Ksm Giuseppe Fausto Milillo -. Ci auguriamo che l’atteggiamento verso la crisi del settore e la presenza di operatori che abbattono le tariffe a discapito della formazione e dei diritti dei lavoratori, oltre che della sicurezza della Comunità, possa finalmente cambiare. In tal senso recepiamo in maniera oltremodo favorevole il primo passo fatto dalla Commissione Lavoro di Palazzo dei Normanni, purtroppo riferito solo dalla stampa ma non ancora a noi da atti ufficiali, che ha voluto trasferire gli interessi di discussione alla Commissione Antimafia dell’Ars. Da uomo antimafia proiettato alla lotta alla illegalità e per la trasparenza, non posso che gioire davanti a una simile notizia, che oltretutto indurrà ancora di più gli uomini e le donne di Ksm ad avere fiducia in una rinnovata politica interessata ad affrontare, e spero anche a risolvere, l’annoso e gravoso problema della sicurezza, e a far luce nel mondo della sicurezza in cui le aziende operano e partecipano a gare d’appalto, anche bandite da enti pubblici, che non rispettano i costi minimi del lavoro”.

 

“La Ksm da sempre, ed ancora di più in questi ultimi mesi di trattativa, al fine di scongiurare il peggio, ha sempre agito e si è sempre espressa con trasparenza e legalità, e da vero leader del settore ha sempre lottato contro il torpore e le acque non limpide in cui vive il mondo della sicurezza, per le discusse gare d’appalto e per le discutibili modalità operative a cui queste conducono, ed ha saputo garantire lavoro, professionalità e occupazione – ha proseguito il presidente -. Siamo addolorati che non ci sia stata altra via di uscita per garantire il proseguimento dell’attività aziendale e quindi il mantenimento di livelli occupazionali importanti, ma siamo sicuri di agire comunque nell’interesse dei lavoratori e della società – conclude il Presidente della Ksm –,  ci auguriamo quindi che si tengano sempre presenti, da parte di tutti, gli interessi dei lavoratori, e che questa vicenda non venga strumentalizzata politicamente in periodo elettorale, ma sia affrontata con atteggiamento scevro da pregiudizi, al fine di garantire trasparenza, legalità, e massima tutela a tutti i lavoratori della Ksm. Siamo stati costretti ad intraprendere la strada più dolorosa, anche se permane l’auspicio e la disponibilità ad accogliere ogni possibile, tempestiva e concreta soluzione al fine di limitare il numero degli esuberi e quindi i traumi sociali”.