A margine dell’inaugurazione del centro di raccolta a piazzale Giotto, l’amministratore unico Girolamo Caruso è intervenuta sulla vicenda relativa alla vertenza Rap. Nelle scorse settimane, i sindacati sono tornati a chiedere con forza certezze sul futuro, ipotizzando anche possibili iniziative di protesta. Un quadro che si colloca all’interno degli equilibri economico-finanziari dell’azienda, nonchè allo stop relativo al piano d’assunzioni annunciato dalla partecipata di piazzetta Cairoli.

Caruso: “Sindacati importanti per l’azienda”

A domanda specifica sull’argomento, Girolamo Caruso ha ricordato il ruolo giocato dalle sigle dei lavoratori negli equilibri e nella stabilità di Rap. “Il sindacato è una forza dell’azienda, perchè collabora. Mi ha consentito di fare il capo azienda. Ci hanno accompagnato in tutti i vari passi, anche quelli più spinosi. Oggi, a distanza di dieci mesi, buona parte di quello che avevo messo in cantiere è andato in onda. Altre cose no”.

“700 operai in meno dal 2014”

Criticità sulle quali l’amministratore unico di Rap si è già espresso in passato, ricordando la necessità di mettere in campo un cospicuo piano d’assunzioni. “Parlo di fragilità dell’azienda da mesi. Ho 700 operai in meno rispetto al 2014. Ho lanciato un piano d’assunzioni per 350 operai, il massimo che potevo fare. Ma, nel mentre che parliamo di assunzioni poi bloccati, altri 80 operai sono andati in pensione. Dico semplicemente in pensione.

“Rap deve diventare SRR metropolitana”

Caruso sottolinea poi i meriti dei collaboratori, in particolare nell’utilizzo dei fondi europei per la progettazione di nuovi interventi. “Ho uno staff di ingegneri di altissimo lignaggio. Qualunque problema lo gestiamo noi e, casomai, lo diamo ad altri. Faccio degli esempio: la progettazione relativa ai 42 milioni di euro sui fondi PON Metro è nostra. Così come per il PNRR ed Asi ambiente, quest’ultima in partnership con noi a Bellolampo”.

Risorse umane a cui, secondo l’amministratore unico, si deve unire un piano di espansione aziendale. A cominciare dal raggio d’azione territoriale. “E’ una struttura che è in grado di fare tutto. Sono convinto che il futuro di Rap debba essere quantomeno l’area geografica della SRR Palermo metropolitana, senza rimanere nella nicchia del capoluogo. Sono altresì convinto che ci sono delle azioni da fare, come una modifica dello statuto che ci consentirebbe di espandere il nostro giro d’affari e il nostro core business. Questo darebbe stabilità”.

Giambrone: “Ci sono condizioni per trovare soluzione”

Vicenda sulla quale il vicesindaco Fabio Giambrone ha espresso ai nostri microfoni un certo ottimismo. “L’Amministrazione sta seguendo con grande attenzione per la vicenda. L’assessore Marino sta collaborando attivamente con l’amministratore unico di Rap. Credo che ci siano tutte le condizioni per trovare una soluzione”.