Parte la campagna per il Sì al referendum costituzionale di ottobre a Palermo. Da oggi a Palermo e provincia partono i gazebo per la raccolta di firma voluta dal Pd. Un atto di democrazia lo definiscono gli organizzatori che puntano proprio sul referendum per dimostrare al paese che le riforme costituzionali le vuole la gente e non soltanto la maggioranza parlamentare che secondo alcuni è minoranza nel Paese.

Per avviare la campagna questa mattina al gazebo di via principe di Belmonte c’era il primo renziano di Sicilia, il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone insieme al segretario di Palermo Carmelo Miceli e a tutta la segreteria.

“Sarà il referendum a dirci se queste riforme sono quelle che la gente vuole o no. Credo che la nostra voglia di referendum sia la massima dimostrazione del processo democratico che vogliamo e sul quale puntiamo – ha detto Faraone -, se saremo minoranza lo vedremo a ottobre. Io credo, invece, che i cittadini vogliono una camera in meno, meno stipendi da pagare ai politici e una maggioranza solida che si assuma delle responsabilità avendo davanti il tempo per governare”.

“Il referendum sarà lo spartiacque fra la vecchia e la nuova politica. fino al referendum non mi sentirete parlare di elezioni, candidature e così via. Se vince il sì al referendum avrà vinto la nuova politica, se dovesse vincere il no torneremo indietro di trent’anni a continueranno a governare partiti e partitini e la nostra democrazia resterà impantanata come è successo, ad esempio, alla Spagna. fino ad allora non mi sentirete partecipare a nessuno toto nomine, toto candidati o polemiche di questo tipo”.

“Dopo questo referendum – ha proseguito Faraone rispondendo alle domande dei giornalisti – Matteo Renzi ha già annunciato che ci sarà un congresso. io sono convinto che finalmente abbiamo un partito, il Pd, non marginale che ha la possibilità di vincere le elezioni in Italia e in Sicilia in maniera costante e continua. in due anni abbiamo fatte le riforme che non si sono fatte in decenni e quindi sono convinto che dobbiamo continuare su questa strada”

Lasciando i temi prettamente politici Faraone parla del 23 maggio. Lunedì si celebra il 24esimo anniversario della strage di Capaci e lui non vuole entrare nelle polemiche su mafia e antimafia e sulle passerelle di questi giorni “Il 23 maggio è una giornata importantissima – ha detto – sono dell’idea che bisogna ricordare e farlo senza polemiche, senza perdere tempo in discussioni che non interessano nessuno. Noi saremo in aula bunker come sempre e ho appena partecipato ad una iniziativa a scuola della Fondazione Chinnici. L’antimafia si fa a scuola formando le coscienze”.

I gazebo fino ad ora si trovano, oltre che in via P.pe di Belmonte a Palermo anche a Cinisi, Carini, Terrasini, Termini Imerese, Santa Flavia, Castronovo di Sicilia, Campofelice di Roccella, Lercara Friddi, Caltavuturo, Collesano, Roccapalumba, Polizzi Generosa, Mezzojuso, San Cipirello, Vicari, Cefalà Diana, Trabia, Valledolmo, Villafrati, Partinico, Castelbuono, Isola delle Femmine e Alia.