I residenti di via Bandita dicono no all’imposizione del senso unico di marcia sull’intero tratto della strada. Una decisione intrapresa dall’Ufficio Mobilità del Comune di Palermo già a novembre scorso, ma entrata in vigore soltanto dopo Pasqua. Cambio necessario a causa della ristrettezza della sede stradale dell’arteria viaria della seconda circoscrizione, ma che ha creato enormi disagi a coloro i quali stanno a pochi metri da via Messina Marine. Stante così le cose infatti, gli abitanti della zona sono costretti ad un giro del circondario di oltre due chilometri, con il relativo traffico annesso.

Via Bandita a senso unico, no dei residenti

Residenti via Bandita dicono no al senso unico

Un “no” al senso unico ribadito ai nostri microfoni da una folta rappresentanza dei residenti di via Bandita. Delegazione rappresentata da Antonio Tomaselli, promotore della petizione popolare per chiedere una modifica all’ordinanza 1288 dell’8 novembre scorso che istituisce proprio il senso unico di marcia. “Ci siamo mossi per vedere qual’era l’umore della gente. Ci siamo resi conto di una cosa che non è stata presa in considerazione:  avendo collocato tutta una serie di divieti di accesso all’interno della borgata della Bandita, hanno penalizzato tutti gli abitanti di questo quartiere. Così facendo, non hanno risolto un problema di sicurezza. Bensì hanno creato un disagio enorme alla cittadinanza che, per tornare a casa, deve fare un giro di due chilometri affrontando i due semafori di via Laudicina e il traffico eterno di via Messina Marine“.

Un momento di proposta che avrà il suo apice la prossima settimana, quando la delegazione dei residenti dovrebbe incontrare i tecnici del Comune. “Dopo la nostra richiesta di poter modificare l’ordinanza – sottolinea Tomaselli – avremo un ulteriore interlocuzione per potere organizzare un incontro con una rappresentanza dei dirigenti dell’Ufficio Mobilità. Parleremo con le carte alla mano, planimetrie e tutto. E sono sicuro che si riuscirà a trovare una soluzione a questo problema”.

La controproposta

Già nelle scorse settimane infatti, i residenti si erano attivati per chiedere una modifica all’ordinanza. Ciò attraverso una petizione popolare che ha raccolto oltre 200 firme. Fatto ad oggi che non ha avuto una risposta sul fronte amministrativo, così come richiesto invece dal consigliere della II Circoscrizione Giuseppe Guaresi.”Abbiamo avviato una raccolta firme che ha visto duecento adesioni. Sono per trovare soluzioni che vadano bene ai cittadini. Ma è chiaro che a Palermo ci sono tantissime strade con le stesse caratteristiche. Con questo principio, strade come la “Conigliera” dovrebbero diventare anch’esse a senso unico. Le soluzioni ci sono. Alcune le abbiamo proposte agli organi competenti insieme all’ex presidente Antonio Tomaselli”.

“In tal senso – sottolinea Guaresi – si colloca la proposta di mantenimento del senso unico di marcia solo nel tratto finale della via Bandita, nel tratto da incrocio con Corso dei Mille fino all’intersezione con Vicolo Giunchi e ripristino del doppio senso di circolazione nel tratto terminale della via Bandita in direzione via Messina Marine, dove la strada consente altre vie di fuga. Ciò consentirebbe ai residenti di entrare e uscire dalle loro abitazioni agevolmente”. Come sopra ricordato però, ad oggi la situazione è rimasta invariata. La palla passa nuovamente ai tecnici, che avranno il compito di valutare la fattibilità delle soluzioni proposte dai residenti.

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