Via libera da Roma alla finanziaria regionale o meglio la Legge di stabilità con annesso bilancio di previsione per il 2025. Il Consiglio dei ministri ha deciso di non impugnare né la legge di Stabilità né il Bilancio di previsione della Regione Siciliana, approvati a fine anno dall’Ars. Si tratta di un risultato di grande rilievo che non si registrava da molti anni e che testimonia la correttezza formale e sostanziale delle scelte adottate dal governo regionale.

La soddisfazione di Schifani

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha accolto la notizia con soddisfazione, sottolineando come questo esito confermi la bontà del lavoro svolto dall’esecutivo. “L’assenza di rilievi da parte dello Stato sui documenti contabili della Regione Siciliana – sottolinea – rappresenta un traguardo significativo. Dimostra la serietà e il rigore con cui abbiamo operato nella predisposizione del Bilancio e della legge di Stabilità, assicurando il rispetto delle norme e la sostenibilità delle finanze pubbliche”.

Schifani evidenzia, inoltre, che il risultato ottenuto è “frutto di un’azione di governo improntata alla responsabilità e alla programmazione attenta, evitando il rischio di contenziosi con lo Stato e garantendo stabilità economica alla Sicilia”.

«L’approvazione tempestiva entro i termini dei documenti finanziari e l’assenza di impugnazioni da parte del Governo nazionale – aggiunge il presidente – rappresentano un segnale positivo non solo per le istituzioni, ma anche per i cittadini e le imprese siciliane, che potranno contare su certezze nei conti pubblici e sulla continuità delle politiche economiche e sociali”.

Le risposte fornite al Ministero dell’Economia

Grazie all’interlocuzione tra gli uffici della Regione e quelli del ministero dell’Economia sono state superate le uniche due osservazioni che erano state avanzate sulla legge di Stabilità. Si proseguirà, quindi, anche per il 2025 e 2026, con il riconoscimento di un incentivo economico, sotto forma di rimborso spese, per i medici che prestano servizi negli ospedali più “disagiati”. Per quanto riguarda, invece, la possibilità di incassare l’imposta di bollo derivante da prodotti finanziari e bancari, si è deciso nell’ambito del leale rapporto di collaborazione istituzionale tra Stato e Regione, di rinviare la definizione dei contenuti dell’accordo a un tavolo negoziale tra Mef e assessorato regionale all’Economia.

“L’ok dal Consiglio dei Ministri al bilancio e alla legge di stabilità conferma ancora una volta che non possono esserci dubbi sul grande lavoro svolto dal governatore Schifani e dalla sua eccellente giunta” commenta il deputato azzurro Riccardo Gennuso.

Plaude perfino la Cgil Funzione Pubblica

“Un risultato importante, che rappresenta finalmente una risposta concreta alle legittime aspettative di centinaia di lavoratori precari” è il commento della Fp Cgil Sicilia che pone la propria attenzione su un aspetto preciso.

“Il nostro apprezzamento – affermano il Segretario Generale, Gaetano Agliozzo, e il Coordinatore Regionale Asu, Salvatore Musolino – va in particolare all’approvazione dell’articolo 10, che prevede misure in favore dei lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità e in attività socialmente utili”.

Cosa prevede la norma

La norma prevede importanti novità: l’incremento dei fondi per gli ASU degli Enti Locali, l’autorizzazione ad assumere, a seguito di specifico avviso pubblico di selezione, fino ad un numero massimo di 258 lavoratori impegnati in attività di pubblica utilità presso il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e l’autorizzazione ad assumere fino a 19 lavoratori presso gli altri uffici dell’Amministrazione regionale.

“È una vittoria significativa per tutti i lavoratori precari che da anni attendono stabilizzazione e
dignità professionale – sottolineano Agliozzo e Musolino – il passaggio indenne della norma dal vaglio del Consiglio dei Ministri rappresenta un importante passo avanti nella battaglia contro il precariato nella pubblica amministrazione siciliana. Auspichiamo che la Regione proceda velocemente a rendere esecutive queste disposizioni, in particolare quelle che prevedono l’assunzione full time presso la partecipata regionale Servizi Ausiliari Sicilia del personale ASU dei
beni culturali e degli altri enti regionali. Continueremo a vigilare – concludono Agliozzo e Musolino – affinché quanto previsto dalla legge venga attuato nei tempi più rapidi possibili, garantendo così stabilità lavorativa e adeguate condizioni contrattuali ai lavoratori coinvolti”.

Soddisfatto anche l’assessore Dagnino

“Il via libera da parte del Consiglio dei ministri alla legge di Stabilità senza impugnativa è un’ottima notizia che sancisce la qualità del lavoro realizzato dal governo Schifani e dall’Assemblea regionale siciliana. Sono particolarmente soddisfatto perché si tratta della prima legge di Stabilità approvata dal mio insediamento come assessore dell’Economia. Questo nuovo risultato conferma che non soltanto siamo riusciti ad approvare la manovra nei tempi per la prima volta dopo ventidue anni, ma che si tratta anche di una manovra tecnicamente ineccepibile2 commenta l’assessore Alessandro Dagnino.

“L’interlocuzione con il Mef – aggiunge – sulla norma in tema di imposta di bollo sui conti correnti, contenuta nella legge di Stabilità, ha consentito di ottenere l’impegno dello stesso ministero a riaprire il tavolo finalizzato a determinare la corretta modalità di ripartizione del tributo che era fermo da anni, al fine di addivenire ad apposito accordo Stato-Regione”.