Continuano le richieste per l’edificazione di un sovrappasso all’incrocio fra via Perpignano e viale Regione Siciliana. Sulla questione si è aperta una forte mobilitazione popolare in V Circoscrizione.
Un tratto stradale sul quale sono purtroppo decedute tredici persone. Ultimo, in ordine cronologico, Agostino Cardovino. Il ragazzo, a cui di recente è stata intitolata una piazzetta del quartiere Noce, è morto nella notte del 21 giugno 2020, a causa di un impatto fatale con un auto.
“Serve il sovrappasso in via Perpignano” (VIDEO)
Un episodio su cui i parenti non si sono dati pace. Tanto da aver iniziato una battaglia per rendere più sicuro quell’incrocio, culminata con una fiaccolata di protesta conclusasi proprio sul luogo dell’incidente. “Voi ve lo siete dimenticato, noi no”: questo recita lo striscione, ancora oggi esposto in viale Regione Siciliana, piazzato durante il sit-in svoltosi al semaforo di via Perpignano. Una battaglia per far si che la tragedia avvenuta ad Agostino in quella notte maledetta non si ripeta più.
E proprio durante la manifestazione, la famiglia di Agostino ha chiesto un maggiore impegno da parte delle istituzioni. “Mio nipote avrebbe compiuto 18 anni – aveva dichiarato Antonio Cardovino -. A noi rimane solo questa piazzetta e un murales dedicato a lui. Il calore e il supporto del quartiere non è mai mancato. Loro non ci hanno mai abbandonato in questo percorso. Nelle scorse settimane, abbiamo fatto una fiaccolata partita da piazza Noce ed arrivata sul luogo dell’incidente. Una manifestazione per dare un segnale al Comune per creare quel ponte che il quartiere chiede per evitare altre vittime. Ad oggi non è stato fatto nulla. Chiediamo nuovamente all’Amministrazione di poter realizzare un intervento per potere evitare altre tragedie in quel tratto“.
“Non vogliamo la quattordicesima vittima”
Fra i residenti del quartiere è nato anche un comitato ad hoc, ma ad oggi la situazione non è cambiata. All’appello dei cittadini si è unito anche il vicepresidente della V Circoscrizione Andrea Aiello. Il segretario cittadini dell’UdC è tornato a chiedere con veemenza una soluzione alle richieste dei concittadini. “Si aspetta questo intervento da parte dell’Amministrazione, ma non abbiamo avuto nessun riscontro. Il problema rimane molto serio, forse questo non è stato capito”.
Sui tempi, l’esponente dello scudo crociato si dice pessimista. “Se sono qui, è anche per il dolore patito dalla famiglia di Agostino. Un gruppo familiare che si sta battendo per cercare di risolvere il problema. Non vogliamo la quattordicesima vittima. Era stato proposto un sovrappasso, coinvolgendo il genio militare, ma non ci sono le condizioni. L’unica assente ingiustificata è l’Amministrazione. C’è qualche tecnico che si sta occupando della vicenda, ma i tempi sono lunghi”.
“Noto che si fa l’eccezione solo dei ponti, ma le criticità sono tante. Non funziona nulla. Vi è un totale abbandono delle periferie. A cinquecento metri da qui (via Pitrè n.d.r.), abbiamo un sovrappasso lasciato a se stesso, con ascensori non funzionanti e con sporcizia ovunque. Il ponte Corleone è una delle strutture più rischiose presenti”. Andrea Aiello ha poi lanciato un’iniziativa di partito, che coinvolgerà le otto circoscrizioni, invitando i cittadini a firmare un documento che riepiloga le dieci emergenze principali del capoluogo siciliano. Una mobilitazione che inizierà il 9 e il 10 ottobre in via Generale Magliocco.
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