• Palermo invasa dai rifiuti e si susseguono le proteste di cittadini e commercianti
  • La segnalazione su Via Ragusa Moleti, rifiuti normali e ingombranti da anni
  • Dure critiche della Lega, la missione non è ancora compiuta

“La Via Ragusa Moleti rimane sempre uno scempio tra rifiuti normali e ingombranti da anni succede sempre e nessuno ad oggi si è interessato a istallare telecamere che possano fermare questo scempio”. Ad affermarlo è un cittadino, che ha inviato la segnalazione a BlogSicilia, ormai stanco della situazione in cui versa la strada, traversa di Corso Calatafimi. “E dire che siamo a due passi dall’omonima scuola elementare. La bella Palermo non si riconosce più per le sue bellezze artistiche ma ormai viene riconosciuta come città della “munnizza“, dice Giuseppe Li Causi da Palermo.

Palermo è sporca nonostante il lavoro della Rap

“Ci vuole davvero una bella faccia tosta per affermare, come ha fatto l’Amministratore di Rap Girolamo Caruso, che la missione di pulire la città “è compiuta, salvo poche criticità”. Hanno fatto sapere i consiglieri della Lega, Igor Gelarda e Marianna Caronia sulla situazione in cui versa la minucipalizzata palermitana. “E’ vero che grazie allo straordinario impegno dei lavoratori della RAP e al costoso supporto dei privati, la situazione è certamente migliorata, ma definire la missione come compiuta suona davvero come una beffa a danno dei tanti cittadini che vivono o lavorano nelle centinaia di punti in città ancora accerchiati da rifiuti, ingombranti e discariche”.

La Rap si faccia un giro della città

“Peggio ancora, definire la missione compiuta, come se quella attuale fosse la situazione “normale” della città, appare un gravissimo tentativo di far credere che più di qua la RAP non può andare, che i cittadini di Palermo non possono sperare, non hanno diritto a una città veramente pulita. Invitiamo l’amministratore di RAP a posare i piedi per terra, magari facendo un giro in città con i suoi operai, e ad assumere atteggiamenti più rispettosi dei cittadini e meno asserviti alla narrazione idilliaca del sindaco e dell’Assessore Marino”.