Primi ritardi sulla fase 2 dei lavori sul “tappo” di viale Regione Siciliana, a Palermo. Gli interventi da condurre sul cantiere all’altezza di via Principe di Paternò stanno slittando di qualche settimane. Ciò rispetto ai limiti temporali fissati in precedenza dal mondo politico. Nella giornata di martedì 15 febbraio, si è svolto un sopralluogo dei tecnici della ditta, alla presenza degli ingegneri del Comune di Palermo. Preso d’atto dello stato dei luoghi, l’azienda dovrebbe iniziare gli interventi entro la prossima settimana. Secondo quanto previsto dal bando regionale, i lavoratori avranno quattro mesi per concludere un cantiere che ne doveva durare appena due, ma che invece è arrivato al poco invidiabile record di quindici. Oltre sette volte il tempo previsto.
Le date fissate dalla politica
La deadline per iniziare la fase 2 dei lavori era stata fissata per fine gennaio. Termine di cui era convinto anche il deputato nazionale del Movimento 5 Stelle Adriano Varrica, che ha seguito da vicino le vicende legate al bando sul canale Mortillaro. “La gente vuole vedere l’impresa in cantiere per recuperare un po’ di fiducia e tirare un sospiro di sollievo. Sono convinto che questo possa accadere entro la fine del mese – dichiarava l’esponente pentastellato il 21 gennaio -. Continuerò a seguire e supportare le Amministrazioni coinvolte fino alla conclusione dei lavori”. Dichiarazione seguita a circa due settimane di distanza da quella del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Il 4 febbraio, il governatore dichiarava: “I lavori su Viale Regione Siciliana stanno finalmente per partire. Entro la prossima settimana dovrebbero iniziare“. Ma, anche in questo caso, il termine temporale fissato non ha avuto riscontro.
L’area nei pressi di via Principe di Paternò è un cantiere dal novembre 2020, ovvero da quando si dovevano eseguire dei lavori di consolidamento sull’area del canale Mortillaro. Interventi che dovevano durare appena due mesi. Poi l’imprevisto: un crollo nell’area al di sotto del canale Mortillaro e del Passo di Rigano, proprio dove si stavano svolgendo i lavori. Da lì la necessità di effettuare un nuovo ciclo di cantiere, con relativi rimpalli di competenza fra Comune e Regione. Risultato: tempi allungati e primo intervento concluso addirittura dopo un anno, a dicembre 2021. Poi arrivò lo stop, in attesa che il bando proposto dall’Autorità di Bacino potesse trovare conclusione, giungendo così ai giorni nostri.
I lavori sul “tappo” di viale Regione Siciliana
In merito ai lavori, l’Autorità di Bacino ha predisposto il bando pubblicato il 22 dicembre sul proprio sito. Opere assegnate in poco meno di un mese, con l’apertura delle buste effettuata il 20 gennaio. Al bando hanno partecipato ben 74 aziende, due delle quali escluse dalla valutazione. Dieci invece le offerte al ribasso considerate anomale, in quanto superavano la soglia stabilita dalla commissione. Ad aggiudicarsi il bando di gara è stata la Mondello Costruzioni, azienda con sede legale a Sant’Agata di Brolo, in provincia di Messina. I lavori comporteranno un impegno per un arco temporale di circa 120 giorni, con un costo di poco inferiore ai 168.000 euro, ribassato intorno ai 168.000 euro. L’obiettivo è quindi restituire quei 180 metri di cantiere ai cittadini palermitani entro l’inizio dell’estate.
Gli interventi riguarderanno la messa in sicurezza del canale sotterraneo Passo di Rigano. L’alveo del torrente presenta problemi nel contenimento delle piene, ammalorando sponde e solai. Elementi architettonici che dovranno essere rifatti. “Verrà demolita l’intera copertura sovrastante il corso d’acqua per sostituirla con una struttura a scavalco fortificata attraverso due file di pali che avranno una profondità di quattordici metri e che saranno collegati in testa da travi – sottolineava Nello Musumeci -. Sarà possibile, in tal modo, contenere efficacemente gli aumenti di pressione che, nei periodi di forti piogge, si verificano allorchè i diversi affluenti sovraccaricano il Passo di Rigano che sfocia all’interno dell’area portuale”.
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