Dopo sei mesi di stop ritorneranno  operai, ruspe, gru, paranchi, camion e pale meccaniche fra vicolo Bernava e via Imera. Torneranno dunque gli interventi per il passante ferroviario, eterna opera cittadina sempre in dirittura d’arrivo ma mai finita. Anche questa volta si è superato il problema, che era una falda acquifera non voleva saperne di starsene buona.

Il nuovo progetto

Contrariamente al passato, stavolta non ci sarà bisogno di effettuare altre gare, altri passaggi burocratici, altre autorizzazioni: l’impresa, infatti, rimane la stessa. Il progetto però è stato modificato, dopo l’approvazione dell’appaltatore stesso, con un costo aggiuntivo di circa un milione e mezzo di euro. Gli ultimi 12 metri di scavi, ancora da realizzare, saranno, in pratica, “protetti” da dei pali plastici fatti ad hoc. La fine dei cantieri è stato così posticipata ad inizio del 2025.

Il problema tratta A

Ci sarebbe anche un altro problema da superare per la messa in esercizio del secondo binario in tratta A: ad agosto dello scorso andò deserta la gara d’appalto da 17 milioni di euro per gli impianti tecnologici fra le stazioni Orlèans , Papireto e Lolli. Anche su questo punto, Rfi sta riformulando il bando aggiornando i prezzi “e contiamo al più presto di potere lanciare il nuovo bando”.

Il restyling della stazione Notarbartolo

Anche stazione di Palermo Notarbartolo si rifà il look, con degli interventi che dovrebbero terminare entro il 2023. L’investimento previsto è di cinque milioni di euro, mentre sono dodici in tutto per l’intera Sicilia. Si tratta di interventi finanziati con il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) nelle stazioni di tutta Italia, per un investimento globale di 700 milioni di euro.

I lavori previsti nelle stazioni sono diversi e riguardano hub urbani e linee metropolitane, oltre alla riqualificazione di stazioni importanti sia per i trasporti che per il turismo. Gli interventi permetteranno un miglioramento dell’efficienza dei servizi forniti, l’abbattimento dei costi e degli impatti energetici, favorendo il benessere dell’ambiente, e riqualificheranno intere aree urbane, solitamente più predisposte a degrado.

 

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