Uno scherzo di dubbio gusto che rischia di diventare un guaio non da poco per dei vigili urbani di Palermo. Caschi bianchi che, come riporta Palermotoday, hanno registrato un videomessaggio di fianco a una trans per salutare un ex collega, coinvolto anni fa in un’inchiesta e cacciato dalla polizia municipale, insinuando con un velo di scherno di trovarsi di fianco alla sua fidanzata. Insomma, non esattamente la cosa più divertente del mondo e in più, qualcuno non l’ha presa bene, a cominciare dall’assessore al traffico Maurizio Carta, che ha annunciato un’inchiesta interna.

La vicenda

Il video è stato registrato tra la fine di agosto e l’inizio di settembre e rimbalzato di chat in chat su Whatsapp, in cui si vedono i due agenti scherzare, con indosso la divisa, sui gusti sessuali del destinatario delle immagini. Una cosa che qualcuno potrebbe prendere appunto come uno scherzo, una goliardata, ma i vertici non la pensano affatto così.

Non è un caso ad esempio che la comandante Margherita Amato, appresa la notizia, si è mossa per valutare quale provvedimento adottare nei loro confronti: “Abbiamo avviato l’iter per sottoporli a un procedimento disciplinare”, dichiara a PalermoToday.

Il video

Le immagini mostrano la trans in mezzo ai due agenti sul lungomare di Mondello.  “Ciao… ti aspetto questa sera al solito posto. Ti voglio carico, altrimenti lo dico a tua moglie”, dice lei. “Abbiamo scoperto la vera fidanzata di…”, dice uno dei vigili. “Complimenti, guarda che donna. Se la teneva ammucciata (nascosta, ndr)”, dice il collega. “Annagghialo (prendilo, ndr)”, conclude uno degli agenti. A chiusura la donna, dopo aver agitato i fianchi, si tira su la maglietta per scoprire un seno.

L’ira di Maurizio Carta: “Atto increscioso”

“L’atto è increscioso e gravissimo per l’onore del Corpo e discredita le donne e gli uomini che quotidianamente lavorano per la sicurezza della cittadinanza e per il decoro urbano. Il comandante – conferma – ha già avviato il provvedimento disciplinare con il dovuto rigore e la tempestività che l’azione richiede”.