Sì moltiplicano a Palermo le iniziative dei vigili urbani che rischiano l’annullamento del contratto di lavoro dopo dieci anni di servizio. Questa assurda vicenda vede impegnati 170 agenti in difesa del proprio posto di lavoro.
La prima importante iniziativa si è svolta nel pomeriggio di ieri (4 giugno) in prefettura con un sit-in che ha visto la partecipazione convinta e massiccia del personale precario della Polizia Municipale. Durante l’incontro con la delegazione trattante del Cub, su un’altro fronte il CSA, il sindacato più rappresentativo, ha riunito i lavoratori presso la propria sede per elaborare una strategia di lotta che tenga conto dei diritti dei lavoratori e delle esigenze del Corpo della Polizia Municipale, ridotta all’osso e sotto organico di quasi mille unità.
“Le iniziative – ha detto Tiziana D’Alessandro, portavoce dei Precari della Polizia Municipale – sono trasversali e segnano l’inizio di una più ampia stagione di lotta per dare garanzie a chi, nonostante tutto, è in prima linea per garantire legalità e sicurezza in città. Appena ieri due dei 170 Agenti che oggi rischiano il loro posto, sono stati aggrediti a piazza rivoluzione nell’adempimento del loro dovere. Come potremo giustificare il loro sacrificio di fronte a sentenze fondate solo su numeri, peraltro tutti da dimostrare, in merito a rilievi ministeriali che non possono non tenere conto della specificita di coloro che appartengono al comparto sicurezza? Se non arriveranno risposte certe e immediate ovviamente porremo la questione fino ai più alti livelli. Questa situazione non è tollerabile e non trova alcuna giustificazione”.
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