Protesta dei lavoratori dell’Ati Group presso la clinica Santa Teresa di Bagheria. Ieri sono arrivate, da parte delle tre aziende edili dell’ex gruppo Aiello, Edilmar, Italtecna e Ati Group, le lettere di messa in mobilità dei 120 lavoratori, la maggior parte dei quali si trova in cassa integrazione. Ora parte la procedura di 75 giorni per i licenziamenti.
“Non accettiamo questa procedura e ci opporremmo con forza ai licenziamenti. Vanno ricercate soluzioni alternative per garantire la continuità produttiva dell’azienda – dichiara il segretario Fillea Cgil Palermo Francesco Piastra – Ci sono pesanti responsabilità da parte dell’Agenzia dei Beni confiscati che, evidentemente, ha ricevuto il mandato da parte del ministero di Grazia e giustizia a licenziare. Chiediamo una convocazione urgente. Attendiamo che l’Agenzia e l’amministratore giudiziario si pronuncino sul progetto di cooperativa messa in atto dai dipendenti e facciano la proposta di affitto.
I lavoratori hanno manifestato l’interesse con la costituzione della cooperativa a acquisire il ramo d’azienda e a rilevare l’attività. Registriamo a oggi il silenzio assoluto da parte di entrambi. E nessuna risposta è stata data al sindacato sul fatto che una parte dei dipendenti, quelli non in cassa integrazione, abbiano maturato quote di retribuzione ancora mai pagate”.
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